Centuri: nuove classi inaugurate un anno fa, oggi a rischio chiusura

Erano stati inaugurati appena 12 mesi fa, nell’aprile 2015, i nuovi locali scolastici di Centuri, per una spesa di 800.000 euro di cui 180.000 provenienti dalla municipalità.

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Oggi, con la possibile soppressione di una classe dal prossimo rientro scolastico, quei locali resterebbero vuoti, con un enorme spreco di denaro pubblico passato e futuro, per i costi di manutenzione che comunque resterebbero in carico al comune.

Da qui le proteste dei genitori degli alunni, che questa mattina hanno bloccato la scuola.

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Dopo Santo Pietro di Tenda, Morosaglia, Isola Rossa, tocca dunque a Centuri e Morsiglia mobilitarsi contro la chiusura di una classe. Classificata in zona di educazione prioritaria REP (Réseau d’établissement prioritaire), la scuola primaria di Centuri si trova attualmente all’interno di un circolo didattico intercomunare, RPI (Regroupement pédagogique intercommunal) con Morsiglia, con due classi di 18 alunni.

Lo scorso 23 marzo, il Consiglio dipartimentale dell’Educazione nazionale (CDEN) ha confermato la chiusura di una classe e il raggruppamento degli alunni in una classe unica a partire dal rientro di settembre 2016. Una decisione contro cui i genitori e la municipalità protestano, per diverse ragioni, educative ma anche economiche.
La protesta parte da ragioni educative e didattiche. Il numero degli allievi delle due classi cumulate è stato di 23 nel 2012, 19 nel 2013 e 17 nel 2014, e dovrebbe stabiizzarsi a 19 nel 2016 e 2017. Questa cifra però non tiene conto dei bambini scolarizzati tramite una classe passerella, dispositivo di introduzione dolce dalla famiglia alla scuola, aperta nel 2015. Centuri aveva accettato di essere il comune pilota in Alta Corsica per la sperimentazione della classe passerella, che oggi accoglie 3 piccoli alunni, ma con la riorganizzazione non potrà funzionare, spiega il sindaco di Centuri David BrugioniInsieme al suo collega, sindaco di Morsiglia, protestano per il fatto di essere considerati come “semplici numeri”, ignorando la zona prioritaria d’insegnamento dovuta alla natura rurale e di montagna dei due paesi.

I genitori si chiedono invece come potrà la scuola sopravvivere e come potrà un solo insegnante, contro i due attuali, garantire un insegnamento diversificato e le attività extrascolastiche come la vela o il nuoto.

Le battaglie per il mantenimento delle scuole nei piccoli villaggi si iscrive nella lotta per la rivitalizzazione delle zone rurali dell’isola, sempre a rischio di spopolamento. Diminuire ulteriormente i servizi significa accentuare e velocizzare questo processo, invece di invertirlo.

Un altro punto prioritario è quello finanziario. Il nuovo complesso scolastico inaugurato un anno fa era costato la bellezza di 800.000, ed è composto da due edifici, uno per le materne e un altro per i corsi elementari e intermedi. Il denaro era stato fornito in parte dallo Stato (400.000 €), in parte dalla CTC (175.000 €) e in parte dal comune di Centuri (180.000 €). « Il mio predecessore ha fatto costruire una scuola che può accogliere 60 alunni, mentre sono sempre meno di una ventina. Come ha potuto sovrastimare così tanto l’opera e impegnarsi in un tale finanziamento? », dice l’attuale sindaco. Lo stesso vale il finanziamento versato dallo Stato e dalla Collettività territoriale. E in effetti la questione interessa anche la giustizia, dato che c’è un’inchiesta della magistratura in corso su questa costruzione.

La beffa sta nel fatto che nessuna delle due struttura, così com’è, è adatta ad accogliere una classe unica, essendo entrambe concepite con una suddivisione interna in sezioni. E in ogni caso, uno dei due edifici resterebbe vuoto: che farne? Per legge gli edifici scolastici finanziati dallo Stato per 10 anni non possono essere adibiti ad altro uso. I costi di manutenzione resterebbero intanto a carico del comune.

Oggi, lunedì mattina, alle 8:15,gli eletti e i genitori degli alunni dei due comuni hanno bloccato simbolicamente la scuola, chiedendo un incontro con l’ispettrice dell’accademia. I due sindaci hanno anche chiesto udienza al Prefetto. Insomma, una battaglia che sembra appena agli inizi e certamente avrà un seguito nelle prossime settimane.

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Fonti e immagini: CorseNetInfos – Corse-Matin

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