Le candidature per il posto di direttore sono state chiuse da poco. Ora la Casa di e Lingue di Bastia è quasi pronta a iniziare la sua missione di sviluppo della lingua còrsa. Aprirà le sue porte alla fine dell’anno. Situata nella parte sud del convento Sant’Angelo di Bastia, la Casa di e Lingue è secondo il suo iniziatore Lisandru De Zerbi “una centrale dove vengono radunati, nello stesso posto, tutte le attività e tutte le competenze necessarie per concretizzare un progetto legato alla lingua”. Il vicesindaco esemplifica: “un’azienda che vuole formare i suoi dipendenti, comunicare in lingua còrsa o richiedere un sostegno tecnico per definire suo posizionamento […] troverà lì tutte le prestazioni e contatti necessari”.
La Casa di e Lingue è un progetto “di livello europeo” aggiunge De Zerbi che cerca a portare avanti la lingua su tutti i piani. Tanto culturali che pratici, operativi, per creare nuovi rapporti e opportunità culturale ed economiche con altri territori. La Casa di e Lingue “ è chiamata ad ancoraggi nel nostro territorio e proiettarci al livello internazionale, mettendosi in contatto con altre lingue, altri paesi. Più concretamente, è chiamata a rilasciare certificazioni e professionalizzare l’uso della lingua per creare locutori sull’isola capaci di sviluppare loro progetti legati alla lingua”.
Il progetto è ambizioso, il posto dedicato c’è e la città di Bastia l’ha inserito nel proprio sito. A questo punto bisogna mettere le cose in movimento con la partecipazione di diverse entità culturali e e altre, già attive in Corsica. L’associazione Praticalingua forse sarà associata al progetto, probabilmente assieme a “Canopé”, struttura dello Ministero dell’Educazione Nazionale girata verso la formazione degli insegnanti. Vari contatti sono stati inoltre presi nell’ambito degli arti, della radio, dalla Web TV o ancora un centro di formazione professionale. La Casa di e Lingue porta una visione globale dell’uso della lingua còrsa, la visione che magari è mancata fino ad oggi. Si tratta anche di dare la possibilità agli alunni di studiare e condividere con altri all’estero.
Riparleremo della Casa di e Lingue nei prossimi mesi e auguriamo intanto al progetto una preparazione produttiva. Speriamo che l’Italia sarà un interlocutore privilegiato in questo ambito; crediamo sempre nell’intercomprensione come uno strumento forte per una lingua còrsa sempre più viva.
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Fonte: Corse-Matin