In Polinesia vincono gli indipendentisti

By Redazione Mag 2, 2023

Nella Polinesia francese, la lista pro-indipendenza guidata dall’ex presidente Oscar Temaru ha vinto il secondo turno delle elezioni territoriali con il 44,3% dei voti. Una vittoria accolta con favore dal presidente dell’esecutivo corso Gilles Simeoni.

Cambio di maggioranza nella Polinesia francese. La lista pro-indipendenza guidata dall’ex presidente Oscar Temaru ha vinto il secondo turno delle elezioni territoriali. Il ministro dell’Interno Gérald Darmanin lo ha annunciato su Twitter lunedì 1° maggio.

La lista del partito Tavini huiraatira ha ottenuto il 44,3% dei voti, secondo i risultati provvisori dell’Alta Commissione della Repubblica. Questo gli conferisce la maggioranza assoluta di 38 dei 57 seggi dell’Assemblea territoriale.

La lista del presidente uscente, l’autonomista Edouard Fritch, è accreditata del 38,5% dei voti (16 seggi) e quella dell’ex vicepresidente Nuihau Laurey, anch’egli autonomista, del 17,1% dei voti (3 seggi).

Reazioni politiche

i polinesiani hanno votato per il cambiamento”, ha dichiarato il ministro dell’Interno. Il Governo prende atto di questa scelta democratica. Lavoreremo con la nuova maggioranza eletta con impegno e rigore, per continuare a migliorare la vita quotidiana dei nostri concittadini polinesiani”

In Corsica, il presidente dell’esecutivo Gilles Simeoni ha accolto con favore il risultato delle elezioni.“Congratulazioni a Oscar Temaru e Moetai Brotherson, che abbiamo ricevuto ad Aiacciu, e a tutta la lista Tavini Huiraatira”, ha dichiarato su Twitter.

E ha aggiunto:“Il messaggio delle urne, in Polinesia come in Corsica, deve essere rispettato da Parigi“.

Da parte sua, Core in Fronte ha affermato che “il governo francese deve tenere conto delle aspirazioni democratiche del popolo, anche in Corsica dove le liste nazionaliste hanno ottenuto il 70% dei voti nelle elezioni del 2021″.

Secondo il deputato Moetai Brotherson, che dovrebbe essere eletto presidente della Polinesia francese a metà maggio, un referendum sull’autodeterminazione potrebbe aver luogo “tra dieci o quindici anni” . Finora la Francia si è sempre rifiutata di organizzare un simile voto.

Copertina: Foto di Michelle Raponi da Pixabay

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