A Porto Vecchio idee e progetti per la sostenibilità del turismo di domani in Corsica

“Abbiamo turisti, ma ci manca il turismo” ha dichiarato Dumenica Verdoni, quarta vicesindaca del comune di Porto Vecchio, in occasione della seconda edizione dei “Seminari del Turismo Sostenibile”, svoltasi lunedì 28 novembre. Le parole dell’eletta testimoniano con  semplicità la gravità della situazione vissuta da una città come Porto Vecchio; e con lei, mantenendo le le dovute proporzioni, un intera isola.

Insieme alla squadra municipale, universitari e professionisti del turismo in Corsica, provenienti dal continente o dall’estero, hanno partecipato ad una serie di dibatti, discussioni, idee per immaginare il turismo da cui Porto Vecchio e sui dintorni hanno bisogno. Visitata da più di un terzo dei turisti ogni anno (cioè un milione di persone), Porto Vecchio assorbe un flusso immenso senza disponere di una vera organizzazione pensata per ridurne l’impatto negativo sulla vita della popolazione e la difesa della natura.

“Bisogna ripensare la nostra strategia turistica”, ha detto il sindaco Jean-Christophe Angelini, aggiungendo che “il turismo non è una malattia vergognosa. È fondamentale sul piano economico e sociale. Ma lo vogliamo più sostenibile e controllato”. La frequentazione eccessiva, principalmente sulle spiagge e in alcuni posti di montagna, ha quindi bisogno di essere controllata. Con l’idea di una quota, come sulle isole Lavezzi (ne avevamo parlato qui) “Bisogna pensare ai mezzi disponibili. Perché oggi [sui Lavezzi] non c’è veramente un controllo per contabilizzare i visitatori” ha dichiarato Santina Ferracci, consigliere comunale in carica del turismo a Porto Vecchio.

In tale contesto, quali potrebbero essere le soluzioni? L’Ufficio del Turismo di Porto Vecchio ha già iniziato una campagna di comunicazione volta alla “decostruzione” dell’immagine attrattiva della città nei mesi sotto maggiore tensione. Diffondendo ad esempio foto di spiagge stracolme in estate per dissuadere nuovi arrivi. Parallelamente, si cerca ad allargare la stagione turistica, ovviamente non per accogliere sempre più turisti, ma invece per una miglior distribuzione dell’affluenza. Serve allora una offerta turistica addata su cui la municipalità e l’Ufficio del Turismo stanno lavorando, tramite la gastronomia, l’artigianato e tutte le cose che fanno della Corsica una destinazione di qualità fuori dalle spiagge.

Le discussioni e idee emesse durante i Seminari del Turismo Sostenibile 2022 intendono inserire la città di Porto Vecchio e in senso lato la Corsica nel turismo di domani. Per Jean-Christophe Angelini, l’isola deve diventare “un modello di turismo radicato nelle problematiche della sua epoca, e può farlo entro il periodo 2030-2040”. Una nuova edizione del colloquio è già prevista per il 2023.

Fonte: tom.travel

Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

By Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

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