“Tutti conoscono la bandiera della Corsica, ma che cos’è quella testa nera su fondo bianco? Una testa di moro, che i manuali di storia dicono essere un abitante dell’Africa del Nord, quindi un magrebino. E il fatto che ci sia la testa ma non il corpo significa che è stato decapitato. Ora, com’è possibile che nella Francia del 2018, una regione abbia come simbolo un essere umano decapitato?”
Questa è la domanda che su Twitter, citando anche Macron e Schiappa, si è posta una certa Samira, giovane donna che ha deciso di dare battaglia a ciò che ritiene un simbolo di razzismo, lanciando poco dopo una petizione su Change,org che in un paio di giorni ha raccolto circa 500 firme.
“L’articolo 1 della legge del 1° luglio 1972 è chiara, continua Samira:
Coloro i quali, in discorsi o minacce proferite in luogo pubblico, o per iscritto, sia tramite testi che disegni, parole, immagini o altro materiale diffuso, provochino invitando alla discriminazione, l’odio, la violenza, nei confronti di individui o gruppi di persone, a causa della loro origine o appartenenza a una etnia, nazione, razza o religione, saranno puniti con il carcere da 1 mese fino a 1 anno e a una ammenda da 2000 a 300000 franchi, o ad una delle due pene.
“Di conseguenza chiediamo con questa petizione l’interdizione di quella bandiera da tutti i luoghi pubblici, sedi di istituzioni, municipi, siti internet”.
Le reazioni, com’è ovvio, non si sono fatte attendere. Dagli insulti e chi ci ride sopra, chi ironizza: “pensate se vedesse la bandiera della Sardegna!”. Sono nate addirittura due contro-petizioni, visibili qui e qui.
Comunque la si pensi, è difficile dire che la testa rappresenti una decapitazione, altrimenti anche le monete, per secoli, avrebbero riportato l’immagine dei sovrani.. decapitati?
Ma, quali sono le origini della bandiera testa di moro? Scoprilo in questo articolo.
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Fonti: lengadoc-info – Suavelos – ralbanodr
Guillaume Bereni