Storia e leggenda della Testa Mora, da 260 anni bandiera della Corsica

By Redazione Lug 30, 2016 #cultura #storia

La Bandiera Testa Mora (in còrso bandera Testa Mora o A bandera corsa) come sappiamo tutti è la bandiera della Corsica, ma qual è la sua storia?

ORIGINI: TRA STORIA E LEGGENDA

Le origini della Bandiera Testa Mora si perdono tra storia e leggenda, secondo il vessillologo Patrice de La Condamine (Histoire en drapeaux et blasons – Cinq Pays Pyrénéens) la Testa di Moro arriva in Corsica (e Sardegna) grazie al re d’Aragona Pietro III il Grande, infatti è menzionata nell’isola per la prima volta nel 1281 durante il dominio aragonese e  Sicilia, Sardegna e Corsica erano domini aragonesei; ancora oggi nello stemma dell’Aragona sono presenti quattro mori.

armoiries-de-la-corse

L’origine è oscura e secondo Pierre Antonetti (Le drapeau à tête de Maure: études d’histoire corse) si perde nella leggenda secondo cui un nobile moresco aveva rapito una giovane ragazza còrsa nel XIII secolo. Il suo fidanzato sarebbe venuto in suo soccorso e avrebbe brandito la testa mozzata del suo rapitore sulla sua lancia.

Secondo altri la Testa Mora si riferisce invece a San Mauro, cioè San Maurizio, un santo del III secolo nativo dell’Egitto, sempre rappresentato come un nero e conosciuto anche come San Maurizio moro, e il santo è venerato soprattutto nel bacino del Mediterraneo. 

soldu

LA TESTA MORA DIVENTA BANDIERA UFFICIALE

Nel 1736 per la prima volta ottiene uno status ufficale, infatti viene rappresentata sulla moneta da Theodor Stephan von Neuhoff, mercenario tedesco che si autonominò Re di Corsica e governò sull’isola da marzo a a novembre 1736, fino a quando sfuggì alla cattura da parte dei genovesi ma venne arrestato nei Paesi Bassi e poi liberato.

Nel 1745 il generale e Protettore della Corsica Giovanni Pietro Gaffori  propose di modificare la bandiera togliendo l’orecchino e alzando la benda bianca che copriva gli occhi, infatti fino al 1755 la Bandiera Testa Mora il moro aveva gli occhi coperti dalla benda bianca e un orecchino. Nello stesso anno Pasquale Paoli ufficializzò la modifica per simboleggiare la liberazione dell’isola da Genova e la nascita della Repubblica di Corsica che resistette contro i genovesi e i loro alleati francesi per ben quattordici anni, fino a quando non cadde sotto le armate francesi guidate dal Conte di Vaux che erano diventati da poco i nuovi padroni in seguito al Trattato di Versailles del 1768.

Vietata dai francesi, venne riutilizzata nel breve Regno Anglo-Corso esistente dal 1794 al 1796 quando l’isola era de facto un protettorato britannico con il re Giorgio III. Dopo quest’ultima effimera esperienza indipendentista la bandiera venne di nuovo vietata dai francesi e Paoli fuggì a Londra, dove morì in esilio nel 1807.

bandiera pre-1755

 

LA BANDIERA VIENE DIMENTICATA

Dopo più di un secolo la Bandiera Testa Mora divenne bandiera dell’orgoglio còrso soprattutto a partire dal ritorno in Corsica dei reduci dal fronte nella Grande Guerra, dove l’isola aveva dato sangue per la Francia.

L’uso della bandiera come simbolo dell’orgoglio isolano viene ripreso dal giornale A Muvra e poi dal Partito Corso d’Azione e poi dal Partito Corso Autonomista  che venne sciolto nel 1939 dal prefetto di Bastia per presunto irredentismo verso le autorità italiane. Nonostante questo la rinascita dell’orgoglio còrso era cominciata e ormai non si poteva più fermare.

Negli anni ’70 gli autonomisti, gli indipdentisti e anche il FLNC utilizzarono sempre la bandiera con la testa di moro nei loro eventi e manifestazione, questo utilizzo che finì anche nelle tifoserie delle squadre isolane come simbolo isolano e dell’orgoglio còrso.

A Muvra 1927

U RIACQUISTU: LA BANDIERA RITORNA UFFICIALE

Dopo gli gli anni del Riacquistu negli anni ’70, nel 1980 la bandiera ritorna ufficiale a livello (Collettività della Corsica) e viene anche inserita nello stemma dei due dipartimenti dell’Alta Corsica e della Corsica del Sud. Nel 1987 viene ribadita la sua ufficialità con una delibera dell‘Assemblea di Corsica.

bandiera post-1755

so corsu

 

—-
Fonte: Drapeau Corse

Related Post