Quest’anno ancora una volta il Palazzo dei Congressi di Ajaccio ha accolto il Festival del film italiano, per la diciannovesima edizione che si è svolta dal 11 al 19 novembre. In programma: risate e lacrime attraverso i diciotto lungometraggi proposti dagli organizzatori. Un misto di commedie, drammi, film di fantasia, storie d’amore, biopic e pure un documentario; in cui il pubblico corso si è ritrovato.

In programma : una varietà di attori talentuosi, apprezzati dal grande pubblico, e pieni di promesse. L’obiettivo? Condividere con gli spettatori film italiani contemporanei che trattano temi di attualità, e creare un vero e proprio interesse a questo cinema all’italiana ancora oggi di qualità. Ma soprattutto direi che è la possibilità di lasciarsi trascinare il tempo di quasi due ore dal sud al nord Italia senza nemmeno muoversi, di viaggiare valutando la realizzazione e i paesaggi proposti a noi spettatori, approfittare dell’atmosfera, e tendere l’orecchio per riconoscere i vari dialetti.

Fu con la coppia Ficarra e Picone nel film “L’ora legale” che il Festival ha segnato la sua serata di apertura, e poi con “Moglie e marito” di Simone Godano che si è chiuso.

 

 

 

Del resto, durante la settimana erano proposti otto film in competizione: occasione di lasciare il pubblico esprimersi! Ma non solo… ancora una volta il festival era composto da una giuria dell’Università di Corsica e una del liceo Saint-Paul, tutte e due incaricate di assegnare un premio al loro film preferito. Per i curiosi, i film in competizione : “Sicilian ghost story”(di Fabio Grassadonia Antonio Piazza), “L’ora legale” (di Ficarra e Picone), “Fortunata” (di Sergio Castellitto), “Cuori puri” (di Roberto De Paolis), “Tutto quello che vuoi”(di Francesco Bruni), “Il padre d’Italia” (di Fabio Mollo), “La stoffa dei sogni” (di Gianfranco Cabiddu), e finalmente “Il permesso- 48 ore fuori” (di Claudio Amendola).

Difficile è stata la scelta, però abbastanza diversa. Per il pubblico ha vinto: “Il padre d’Italia” da Fabio Mollo, mentre per la giuria dell’università di Corsica fu “ Tutto quello che vuoi” con una menzione speciale a “Sicilian ghost story”. E “Il permesso-48 ore fuori” per gli studenti del Liceo di Saint-Paul. Del resto, il premio Sergio Leca assegnato dall’équipe del Festival è andato a “La stoffa dei sogni”. Altro aspetto positivo del Festival del film italiano: la possibilità di entrare in contatto diretto con registi che sono gli ospiti speciali dell’evento. La possibilità di parlare e dibattere con loro, sul loro film, la messinscena, gli attori, ecc… E quest’anno il festival ebbe la fortuna di accogliere i registi Gianfranco Cabiddu e Fabio Mollo. Una fortuna e un’occasione da non dimenticare.

Allora vi diamo appuntamento l’anno prossimo per il ventesimo Festival del film italiano, un evento da non perdere!

 

 

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