Presidenziali: Jean-Guy Talamoni chiede ai nazionalisti di opporsi al Front National

Con un comunicato ufficiale Jean-Guy Talamoni, Presidente dell’Assemblea di Corsica, ha chiesto di opporsi a Marine Le Pen e al Front National al secondo turno delle presidenziali che si terranno il 7 maggio. Il Front National di Marine Le Pen è il partito che ha preso più voti nell’isola nonostante l’astensionismo  un po’ più alto della media nazionale. Ecco il comunicato:

In Corsica, il primo turno delle elezioni presidenziali francesi ha portato molto in alto i voti in favore di Marine Le Pen. Il forte tasso d’astensione è dovuto al fatto che molti nostri compatrioti, di sentimenti nazionali còrsi, non si sentono direttamente interessati a questo scrutinio. Essi lo sono tuttavia indirettamente e non lo ignorano. Altri nazionalisti còrsi non esitano ad andare alle urne. Le due scelte sono entrambe legittime e logiche.

Per quanto mi riguarda, come indipendentista còrso, non ho mai votato a un’elezione presidenziale francese e non voglio farlo quest’anno.

Non rimane che il risulato elettorale di Marine Le Pen, persino contestualizzato con l’alto astensionismo e di un corpo elettorale discutibile, costituisce un fattore politico maggiore. Quale reazione deve suscitare tra di noi? Certamante non la stigmatizzazione o il dsprezzo per gli elettori. È chiaro che in Corsica come nel resto d’Europa, la democrazia è fragile per differenti fratture che affligono la nostra società: dissafezione per la politica istituzionale, divisione tra generazioni, divisioni territoriali e sociali. Osservando semplicemente il risultato del Front National nei quartieri svantaggiati delle nostre città…

La nostra maggioranza territoriale ha la responsabilità storica di ridurre le divisioni e di riabilitare la politica nello spirito dei Còrsi, come abbiamo potuto vedere nel XX secolo portare all’odio della politica e all’antiparlamentarismo.

Per quanto mi riguarda, noi abbiamo cominciato a lavorare per una coesione della società còrsa attraverso un altro modo di immaginare l’azione pubblica: riduzione drastica dei costi degli eletti. Il Comitato di valutazione delle politiche pubbliche, il Comitato per lottare contro la divisione territoriale, soppressione dei deserti culturali, sanitari e digitali. Azioni di sviluppo economico, statuto fiscale e sociale, misure in favore dei pensionati, politica dell’impiego locale, Assemblea dei giovani per combattere le divisioni intergenerazionali….

Queste politiche nuove necessitano evidentemente di tempo, non daranno subito i loro effetti, ma non abbiamo altro mezzo per farle efficacemente, il cancro di una demagogia che ha deformato e distrutto la democrazia.

Durante il secondo turno delle elezioni presidenziali francesi, si possono confrontare due attitudini. La prima è quella che si adotterà per un’altra volta, per scelta personale e logica politica: l’astensione. La seconda rigaurda i nazionalisti che andranno alle urne: la loro scelta può essere quella di opporsi al Front National, una candidatura radicalmente incompatibile con i valori del Movimento nazionale còrso, umanista e paolista”

Fonte: France 3 Corse Via Stella

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