Nella prossima settimana probabilmente si continuerà a parlare molto delle elezioni territoriali in Corsica, sui giornali e siti d’Europa e anche in Italia. Se se ne parlerà alla radio o in televisione, sentiremo allora pronunciare i nomi e cognomi dei politici còrsi.
Vorremmo fare dunque un piccolo appello agli amici giornalisti, soprattutto a quelli italiani: per favore, pronunciate “bene” i cognomi dei nostri eletti.
Cosa vuole dire “bene”? Vuol dire semplicemente “all’italiana”. Ebbene sì, i cognomi còrsi sono di fatto “cognomi italiani” e vanno pronunciati come tali. Quindi, per esempio Gilles Simeòni e NON Simeonì…
… Beréni e NON Berenì…
Gli stessi Corsi quando parlano tra loro, anche in francese, non spostano l’accento sull’ultima sillaba. Dicono Monsieur Colombàni, e NON Colombanì, dicono Medòri e NON Medorì… 😉
Anche se il nome è francese, e come tale va pronunciato, il cognome potete semplicemente dirlo come se la persona in questione vivesse non in Corsica ma in Toscana, in Liguria, o in qualsiasi altra parte d’Italia. Una piccola cosa, ma anche questo è conoscere un po’ di più la cultura e la storia di quest’isola a voi vicina.
Bella iniziativa nei confronti della stampa italiana….Da sempre Franco fila. ….Per ragioni ideologiche…La francia di robespierre è anticristiana come la stragrande maggioranza dei pennivendoli italioti…..I corsi comunque sono un soli italiani con le palle
Buongiorno a tutti. Mi presento, mi chiamo Alessandro, sono del sud Italia (Salento), studio e vivo a Bologna. All’università ho studiato (e lo farò ancora) la storia della lingua corsa. La similitudine con l’italiano è impressionante, anche con i dialetti italiani, leggo e capisco con naturalezza il corso. Sono rimasto piacevolmente esterrefatto. E ancor di più lo sono stato per come i Corsì si sentano (un po) vicini all’Italia. Posso affermare con certezza che l’insufficiente attenzione verso di voi sia dovuta dal fatto che, la stragrande maggioranza degli italiani ricorda vagamente, che ” i Corsi ….fine 700 circa…abbiano voluto annettersi alla Francia” e che comunque non volessero appartenere più a Genova, ribellandosi “perché non si sentivano affatto Italiani”. Questa è la percezione distorta, superficiale, della “massa” anche acculturata. La Storia non si conosce bene, è una scienza complessa, va spiegata e insegnata, altrimenti non la si conosce, non facciamone una colpa. Vi assicuro che negli ambienti accademici e dell’informazione le cose stanno cambiando. Personalmente,come italiano, mi sento legato a voi vi seguo appena posso, se me lo concedete… In bocca al lupo per le elezioni.
Molti articoli sono firmati “REDAZIONE”. Difficile rispondere al signor (o alla signora) REDAZIONE…