L’Università di Corsica partecipa al Congresso di Linguistica Romanza a Roma

By Redazione Lug 19, 2016 #lingua còrsa #roma

Ieri è cominciato presso l’università La Sapienza di Roma il XXVIII Congresso Internazionale di Linguistica e Filologia Romanza, che fino al 23 luglio affronterà temi legati alle lingue neolatine, dette anche “romanze” appunto.

Sarà presente anche una delegazione dell’Università di Corsica, con importanti lavori sulla lingua corsa e le parlate locali dell’isola.

universite-diversite-parlers-corses-blog-andemuDal bonifacino al capicorsino, la diversità delle parlate su una piccola isola di 320.000 abitanti è stupefacente. Di queste differenze in seno alla lingua corsa si tratterà al congresso romano, che riunisce 500 studiosi da tutta europa, tra cui una delegazione di ricercatori isolani.

Tra influenze genovesi e toscane, il còrso è una lingua ricca nelle sue diversità, note ai ricercatori di settore come “parlate còrse”. Marie Josee Dalbera Stefanaggi nella sua tesi del 1991 intitolata Unité et diversité des parlers corses ne traccia una classificazione.

In un momento in cui il còrso inteso come lingua è in pericolo, la situazione è ancor più preoccupante riguardo le singole parlate. Il bonifacino ad esempio sta scomparendo, e le differenze tra le diverse parlate si affievoliscono molto nella lingua che i giovani imparano, a scuola e non più in casa.

I ricercatori dell’Università di Corsica si sono quindi affrettati a costruire una banca dati della lingua corsa. Questa piattaforma riunisce tutte le parlate locali di Corsica. Inserendo una parola in francese, otterete la traduzione nelle diverse varianti, con le differenze non solo ortografiche ma anche di pronuncia.

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Questo grosso e complesso lavoro sarà presentato a Roma da tre ricercatori còrsi, sotto il titolo di “Onomasiologia e semasiologia: da un database dialettale all’elaborazione di un dizionario”.

Ne parlerà domani 20 luglio alle 14:30 Stella Retali-Medori – dottoressa e ricercatrice in dialettologia, che si concentra sulle parlate italo-romanze, e in particolare quelle còrse. Ha anche realizzato una tesi sulla variante del Capo Corso.

Aurelia Ghjacumina Tognotti, anch’ella parte della delegazione e dottoressa in dialettologia, era già stata quest’anno al festival Kalendamaya di Finalborgo in Liguria. Da sette anni lavora per raccogliere, sistematizzare e rendere fruibile il patrimonio linguistico còrso.

Il terzo ricercatore del gruppo è Francescu Maria Luneschi, anche lui al festival in Liguria lo scorso maggio. Si occupa di lessicologia di settore, in particolare quella legata al mondo dell’allevamento.  Parla con gli allevatori nei villaggi per catalogare l’uso delle singole parole, sapere dove e quanto sono diffuse, come circolano, se hanno seguito i movimenti delle transumanze. Di questo parlerà al congresso.

Ecco il programma completo del Congresso, un momento importante di condivisione e di partecipazione della lingua corsa alla famiglia delle lingua neolatine, e in particolare al sotto-gruppo delle parlate italo-romanze cui afferisce.

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Fonti: Andemu.co (+immagini) – Università di Corsica

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