Loi Montagne: la Corsica finalmente riconosciuta come “isola-montagna”

By Redazione Ott 3, 2016 #montagna

Un importante passo è stato fatto il 27 settembre da parte della Commissione Affari Economici dell’Assemblea Nazionale, che ha esaminato gli emendamenti al disegno di legge di modernizzazione, lo sviluppo e la tutela dei territori montani, e ha convalidato quelle presentate dalla deputati dell’isola. La Corsica chiede il suo riconoscimento come isola montagna e che vengano presi in conto, sia in termini finanziari che dei servizi pubblici, dei vincoli naturali che accumula. Questa rivendicazione, portata avanti dai promotori e dagli eletti da tre anni a questa parte, è stata strappata a Jean-Michel Baylet, ministro della pianificazione, le autorità locali e gli affari rurali, durante la sua visita in Corsica nel mese di luglio. Questa apre a diritti sostanziali in materia di fondi nazionali ed europei. Ci spiega, per Corse-Net Infos, Jean-Félix Acquaviva, consigliere esecutivo della Comunità Territoriale della Corsica (CTC) e presidente del Comité de massif de Corse.

 

– Lei è stato a Parigi per l’esame sul progetto dell’atto II della legge Loi Montagne. Che cosa è successo?

– Ero in trasferta a Parigi per due ragioni. Innanzi tutto, ho partecipato all’Assemblea generale dell’Associazione europea dei rappresentanti montani a cui ho iscritto l’Esecutivo, a nome della Comunità Territoriale della Corsica (CTC) per rappresentare i territori montani insulari e del Mediterraneo. Allo stesso tempo, la Commissione Affari Economici dell’Assemblea Nazionale ha stabilito gli emendamenti alla Loi Montagne, compresi quelli che avevamo proposto ai parlamentari della Corsica e ai parlamentari dell’ANEM (Associazione Nazionale dei rappresentanti montani). Tali modifiche, attraverso l’articolo 3 bis, dovranno riconoscere la Corsica come un’isola-montagna con vari vincoli naturali legati al tempo di viaggio, alla pendenza, all’altitudine, ai costi di trasporto, alla bassissima densità di popolazione … Questo massiccio montano, con le caratteristiche dell’isola-montagna, possono beneficiare, nell’ambito della legge di montagna, di politiche adeguate.

– Sarebbe a dire?

– L’articolo 3 bis permette di ottenere adattamenti delle norme in termini di servizi pubblici, sulla tassazione, sull’ambiente, sull’urbanistica … Ad esempio, riguardo alla chiusure di scuole rurali, che obbediscono a dei criteri standard e numero di bambini, il riconoscimento di questi vincoli naturali permette la deroga sulla logica contabile che viene ancora rigorosamente applicata. Allo stesso modo, la questione dell’ambiente educativo sarà capito, in maniera molto più fine, all’interno di una politica di regolamentazione applicata nelle nostre zone che combinano i vincoli sia insulari che montani. Lo stesso per le dotazioni sul funzionamento delle case di cura o degli ospedali detti rurali. Questo ci darà anche l’opportunità di stabilire meglio la nostra richiesta di una zona fiscale prioritaria montana, vale a dire, un adeguamento fiscale legato ai vincoli individuati nel Piano montagna del PADDUC (Piano di pianificazione e sviluppo sostenibile della Corsica).

– Questo riconoscimento, che voi reclamate da un lungo periodo di tempo, non è una promessa strappata a Jean-Michel Baylet all’inizio di luglio durante la sua visita sull’isola?

– Esattamente! Sono tre anni che questa rivendicazione è fortemente sostenuta da deputati e operatori sul campo, poi, da dicembre, è spinta e sostenuta dall’attuale amministrazione. Nel mese di luglio, Jean-Michel Baylet ha negato l’esistenza di tale richiesta. E’ stato un malinteso. Poi si è impegnato a sostenere gli emendamenti alla Loi Montagne, se li avessimo proposti. Ed è quello che abbiamo fatto. I parlamentari corsi, Laurent Marcangeli, Camille de Rocca Serra e François Pupponi, hanno preso la situazione in mano. Hanno presentato i nostri emendamenti e li hanno sostenuti. I membri del ANEM, i relatori della Loi Montagne, la signora Laclais e la signora Genevard e anche il sig Baylet sono andati nella stessa direzione. Tali modifiche hanno avuto consenso, ci sono stati adeguamenti tecnici, ma nessun dibattito. Quindi ora sono diventati emendamenti che la Commissione porterà in seduta. Per una volta, siamo stati ascoltati dal governo!

– Questi emendamenti saranno adottati?

– Possiamo dire che il grosso è stato fatto. Sarà molto difficile per il Parlamento annullare ciò che la Commissione ha proposto. Ci sarà quindi un articolo 3 bis nella Loi Montagne che riconosce la Corsica come isola-montagna. Che aprirà il campo alle politiche adottate. Il fatto di rinviare l’articolo 114 del trattato europeo ci permetterà, ad esempio, con le nostre controparti in Sardegna e nelle Baleari, di continuare a chiedere alla Commissione europea di definire politiche specifiche per le isole-montagna. Questo ci darà anche, finalmente, la possibilità di siglare il famoso FEDER sui massicci, di cui beneficiano i grandi massicci francesi massiccia riconosciuti nella Loi Montagne e che la Corsica non ha mai goduto durante tre generazioni di contrattazione. Questa anomalia è stata riconosciuta dai deputati.

– Quali saranno i vantaggi finanziari che verranno apportati?

– Dall’esercizio fiscale 2016-2017, sulla questione dei servizi pubblici e delle istituzioni, questo riconoscimento permetterà di aumentare la FNADT (Fondo nazionale di pianificazione dei territori montani) per mettere allo stesso livello di massicci come il Giura e i Vosgi, che sono equivalenti in m2. Questi fondi garantiscono a questi massicci tra 7 e 8 milioni di euro all’anno, e solo 200000 euro per la Corsica! Il FEDER sui massici, se venisse rinegoziato, sarebbe di circa 10 milioni di euro all’anno. I due fondi insieme riuscirebbero a generare ricavi per circa 18 milioni di euro l’anno, circa 80.000.000 di euro in 5 anni per finanziare progetti pubblici di servizi, di infrastrutture, per lo sviluppo economico, per il turismo, per l’agricoltura di montagna … nelle zone interne. Questo apre la strada per un aggiornamento dei mezzi di cui è stata privata la Corsica, errore della politica sui massicci, e alle opportunità per l’adeguamento delle norme e delle politiche in materia di istruzione, sanità e tassazione. Riconoscere che la Corsica è un’isola-montagna, è quello di riconoscere che i vincoli sono un handicap, una discriminazione per le imprese e per i residenti.

 

——
Fonte: CorseNetInfos – Traduzione: Bruno Nasone-Sulas

Related Post