L’edizione 2016 della manifestazione Linguimondi, che ha visto Cervione come sede prescelta, ha visto la partecipazione anche di Catalani, Baschi e Bretoni, riuniti in Corsica per appoggiare la richiesta di coufficialità della lingua corsa con quella francese.
Il discorso tenuto, in còrso, dal presidente dell’Assemblea di Corsica Jean-Guy Talamoni, vuole richiamare ancora una volta l’importanza della formazione e della normalizzazione della lingua all’interno della società, per permetterle di avere visibilità e occasioni di essere utilizzata.
Ecco il testo integrale del discorso:
Guillaume Bereni
Rimango sempre dell’opinione che la Corsica per la sua peculiarità dovrebbe rivalorizzare la lingua italiana anche; che già fu patrimonio del popolo corso.Ma forse su questo punto il blucchime non verrebbe solo da Parigi.Sarebbe opportuno approfondire.
A differenza della Sardegna e di buona parte delle regioni Italiane dove i Dialetti/Lingue locali resistono e coesistono con l’Italiano, in Corsica il Francese è di utilizzo quasi esclusivo ed il corso lo parlano veramente in pochi, l’obbiettivo di Talamoni è ostico e di difficile raggiungimento
L’affiancamento conl’Italiano tuttavia può aiutare il processo di ricostituzione del corso, ma tocca ai corsi stessi spogliarsi della loro ottusità nei confronti della lingua di Dante ed accettarla come patrimonio storico culturale della loro Isola.
Io direi non solo ostico e difficile ma utopistico, spero di sbagliarmi.Le mie fonti le apprendo dalla lettura di questa rivista e non perchè sia stato in Corsica quindi non saprei ma ho questa sensazione per quello che ho potuto apprendere per comporre un giudizio globale e certamente approssimativo.
Se puoi, vacci, ne vale la pena perché è bellissima ed incontaminata e visto che ci sei poi fai un salto dalle mie parti…