In Toscana come in Corsica – e non solo – la castagna è stata per secoli parte dell’alimentazione di base della popolazione, specie dei poveri, grazie alle molte calorie e sostenze nutritive che poca quantità di prodotto fornisce.
Ed è per questo che, anche nella regione italiana, si celebrano ogni autunno molte fiere dedicate a questo frutto.
Vi segnaliamo quella di Marradi, dall’8 ottobre, il festival di Crastatone a Piancastagnaio (nome significativo) vicino Siena, dal 27, quello di Arcidosso sempre vicino Siena dal 13 e quello di Caprese Michelangelo (Arezzo) gli ultimi due weekend di ottobre, ma moltissime ne troverete in borghi e paesi di tutta la Toscana.
In tutte le sagre si potranno gustare caldarroste, polenta di castagne, ravioli ripieni, dolci di ogni tipo.
Ma quali sono i prodotti tipici a base di castagna? Beh, ecco qua sotto i famosi “necci” toscani. Vi ricordano qualcosa?…
Proprio così: sono davvero molto simili ai “nicci” che si preparano in Corsica:
I manafregoli di alcune zone della Toscana somigliano ai brilluli, e si possono consumare con latte o ricotta, così come questi ultimi si possono mangiare con il “brocciu”.
Poi abbiamo il castagnaccio, praticamente identico a u castagnacciu che si prepara nell’isola.
Nella Penisola non manca neanche la polenta. Non solo la polenta di grano duro diffusa soprattutto nel nord Italia e nota a molti còrsi come “pulendina”, ma anche la polenta dolce di farina di castagne diffusa in Corsica:
I prodotti della terra, la loro lavorazione, i piatti tipici che ne derivano, fanno parte della cultura dei popoli, delle tradizioni, della loro vita quotidiana. E possono aiutare a conoscersi.
una piccola precisazione Arcidosso che essendo il paese di mio padre conosco benino non è vicino a Siena, è in provincia di Grosseto,da cui dista 56 km circa, (mentre la distanza da siena si aggira sui 90 km)….