Il quotidiano dell’isola italiana “L’Unione Sarda” comunica che il presidente dell’esecutivo di Corsica Gilles Simeoni sarà in Sardegna per una visita ufficiale giovedì 11 e venerdì 12 febbraio, su invito del governatore sardo Francesco Pigliaru.
Simeoni – insieme al presidente dell’Assemblea di Corsica Jean-Guy Talamoni – discuterà con la Giunta (l’esecutivo) regionale della possibilità di una collaborazione economica tra le due isole.
Sono previsti anche degli incontri politici con le forze indipendentiste della Sardegna.
Sarebbe interessante capire quale o quali lingue verranno utilizzate durante questi incontri.
Petru Luigi Alessandri
Certamente non ci sarà bisogno di interpreti almeno in Sardegna saranno liberi di esprimersi come verrà loro più naturale.Suppongo tuttavia che per un dialogo diretto fra gli interessati l’unica lingua non attinente sarà il francese.Speriamo si decidano cose buone anche per creare una piattaforma comune sul piano culturale fra due isole cosi vicine e così simili.
la logica sarebbe l’Italiano…
Son d’accordo in pieno ma cerco di essere discreto nei miei pensieri per non apparire di parte.Altrove ho già espresso il mio disorientamento quando si parla dell’italiano scelta come ”prima lingua straniera”negli studi in Corsica.
Sono anni che le due isole hanno ripreso a “frequentarsi”, forse è attraverso la comune appartenenza europea e mediterranea che vanno cercate le risorse, anche economiche, per attivare mezzi di scambio adeguati: per cielo, per mare e, magari un domani, per terra.