“Eduardo e Cristina” finalmente al Rossini Opera Festival di Pesaro

Ogni anno i primi giorni di agosto offrono agli amanti della lirica e in particolare a chi assaggia la musica rossiniana un incontro sulle rive dell’Adriatico. Pesaro, città natale del famoso Gioacchino, è appassionata di belcantisti di tutto il mondo. Qui per quasi 15 giorni solo la musica di Rossini ha il diritto di città.

Un’iniziativa nata 44 anni fà e che ha fatto rivivere opere che la scena operistica aveva dimenticato eppure a suo tempo aveva contribuito alla gloria di Gioacchino Rossini. Sembrava che i teatri avessero inciso sul loro programma, e per sempre: Il Barbiere, la Cenerentola, Guillaume TELL, L’Italiana in Algeri, il Stabat Mater, la Petite Messe Solennelle, e tracciato una linea su tutto il resto. E poi è arrivato il ROF, il Rossini Opera Festival di Pesaro che ha resuscitato il repertorio operistico di Rossini. In 43 edizioni il ROF ha presentato 38 delle 39 opere del Maestro senza contare altre composizioni come cantate, messe o i famosi “péchés de vieillesse”. Quest’anno il cerchio si completerà con “Eduardo e Cristina” l’unica opera che la scena Pesaraise non aveva ancora messo in repertorio.

Questa quarantaquattresima edizione si aprirà l’11 agosto con “Eduardo e Cristina” al Vitrifrigo Arena, sotto la direzione di Jader Bignamini un habitué del ROF che guiderà l’orchestra sinfonico Nazionale della RAI e il coro del teatro Ventidio Basso. Il cast sarà fornito da Enea Scala, che recentemente ha riscosso un successo a Marsiglia negli “Uguenots” di Meyerbeer, il soprano Anastasia Bartoli, che ha inaugurato la stagione 2023 dell’Opera di Marsiglia nel “Macbeth” di Verdi a ottobre, il mezzo soprano Daniela Barcelona, che il ROF conosce bene, il basso russo Grigory Shkarupa e il tenore Matteo Roma, che ha ospitato il ROF nel 2022. Il spettacolo è interamente affidato a Stefano Poda (regia, scene, costumi, luci e coreografie). Il regista è in molti teatri contemporaneamente. Svela la sua “Norma” all’inizio di giugno a Losanna, inaugura il 100° Festival di Verona con Aida e infine corre a Pesaro, per mettere in prospettiva “Eduardo e Cristina” questo dramma in due atti dato per la prima volta al teatro San Benedetto a Venezia il 24 aprile 1812.

Il 12 agosto sempre alla Vitrifrigo Arena sarà in cartellone “Aureliano in Palmira”. Un revival della produzione ROF 2014 diretta da Mario Martone. Ma per l’edizione 2023 non sarà Will Crutchfield a salire sul podio ma il greco Georges Petrou con un cast diverso: il tenore russo Alexey Tatarintsev, il soprano catalano Sara Blanch, Raffaella Lupinacci mezzo soprano prodotto dall’accademia rossiniana e che ha debuttato a Pesaro nel 2012 nel “viaggio a Reims,” già faceva parte del cast nel 2014, Marta Pluda mezzo soprano, il tenore sudafricano Sunnyboy Dladla, il basso-baritono Davide Giangregorio, il basso Alessandro Abis e il baritono turco Alcin Adil.

E il 13 agosto è di nuovo al Vitrifrigo Arena ad ospitare “Adelaide di Borgogna” in una nuova produzione. L’opera era già stata presentata al ROF 2014 con un allestimento di Pier’Alli. Quest’anno è stato affidato al francese Arnaud Bernard, ex violinista convertito alla regia. Francesco Lanzilotta dirigerà l’orchestra sinfonica nazionale della RAI. Un cast composto dal mezzo soprano armeno Varduhi Abrahamyanche non è sconosciuto al ROF, come il soprano russo Olga Peretyatko, il basso Riccardo Fassi, il tenore messicano-americano René Barbera già arrivato al ROF nel 2016, come il soprano Paola Leoci nel 2019, il tenore russo Valery Makarof e il tenore messicano Alberto Robert.

Il festival 2023 ha inserito nel suo programma anche la “cantata in onore del sommo pontefice PioIX” il 15 agosto, due concerti lirico-sinfonici il 17 e 20 agosto con Rosa Feola soprano e Maria Kataeva mezzo soprano. Tre concerti di belcanto, il mezzo soprano Teresa Iervolino il 19 agosto, il tenore Enea Scala il 21 agosto e il soprano Alessandra Bartoli il 22 agosto.

Il Teatro Rossini accoglierà il 16 e 18 agosto gli allievi dell’accademia rossiniana “Alberto Zedda” per il tradizionale “Viaggio a Reims”. Infine, il ROF si concluderà nuovamente alla Vitrifrigo Arena il 23 agosto con la “Petite Messe Solennelle”. Il figlio del paese Michele Mariotti sarà a capo dell’orchestra sinfonico nazionale della RAI. Un rimpianto quest’anno per aver programmato le tre opere al Vitrifrigo. Una sala spaziosa certamente ma piuttosto scomoda. Il ROF 2023 aprirà la strada al ROF 2024 che incoronerà Pesaro Capitale Italiana della Cultura. Un’incoronazione a cui il ROF non è estraneo e che, almeno speriamo, sarà un grande momento di uno dei più importanti appuntamenti lirici internazionali.

Pierre-louis Alessandri

Petru Luigi Alessandri

Giornalista radiofonico di RCFM, si occupa tra l'altro anche della trasmissione Mediterradio, che mette in contatto gli ascoltatori di Corsica, Sardegna, Sicilia, e occasionalmente Malta e altre terre mediterranee. Per Corsica Oggi scrive in lingua corsa o, in traduzione, in italiano.

By Petru Luigi Alessandri

Giornalista radiofonico di RCFM, si occupa tra l'altro anche della trasmissione Mediterradio, che mette in contatto gli ascoltatori di Corsica, Sardegna, Sicilia, e occasionalmente Malta e altre terre mediterranee. Per Corsica Oggi scrive in lingua corsa o, in traduzione, in italiano.

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