Caso Reims-Bastia: Marion Le Pen si scaglia contro gli indipendentisti còrsi

Marion Maréchal-Le Pen, deputata del Front National all’Assemblea Nazionale,  consigliera regionale, capogruppo dello stesso partito alla regione PACA e nipote dell’attuale presidente del partito Marine Le Pen con un è entrata nuovmente in polemica con gli “indipendentisti còrsi” riguardo all’accusa della corte d’appello di Reims che ha chiesto pene pecuniarie dai 90 ai 900 euro per oltraggio e ribellione a pubblico ufficiale per gli scontri del 13 febbraio 2016.

La Le Pen si era già pronunciata contro i nazionalisti isolani pochi giorni dopo i fatti, quella volta tramite un tweet che diceva:

Noi stiamo ancora aspetando la condanna del comportamento inammissibile dei tifosi del Bastia da parte degli indipendentisti corsi…”

La posizione di Maréchal-Le Pen non è una novità, infatti il Front National, pur non negando le identità regionali, non ammette né la possibilità di secessione di un territorio della Repubblica, né forme di autonomia istituzionali come, per esempio, la coufficialità della lingua corsa o di un’altra lingua regionale. Perché, come del resto gli altri partiti a livello nazionale, difende il principio costituzionale secondo cui nello spazio pubblico della Repubblica Francese c’è una sola lingua, il francese, che permette la compresione reciproca in un dibattit democratico. Le lingue regionali, in quest’ottica, appartengono alla sola sfera privata, e ufficializzarle significherebbe creare una discriminazione ai danni dei cittadini che non le parlano.