Dal 2013 la presenza diplomatica dell’Italia in Corsica si basa non più su un vero e proprio consolato ma sullo sportello o “antenna” consolare di Bastia, che ora si trova presso la residenza Miot in rue Saint François. Lo sportello dipende dal Consolato d’Italia a Marsiglia.
Oltre alle funzioni che svolge per i cittadini italiani residenti in Corsica e alle funzioni prettamente diplomatiche e amministrative, la sede di Bastia dovrebbe anche essere un appoggio per le attività di diffusione della lingua e cultura italiana nell’isola.
Attività assolutamente meritoria, se non si arrivasse al paradosso che ci hanno segnalato alcuni lettori bastiesi, i quali hanno ricevuto nelle loro caselle della posta dei volantini del Consolato che proponeva corsi di lingua e itinerari culturali italiani… a Marsiglia!
Lo sportello di Bastia distribuisce volantini con le attività della sede da cui dipende, quella di Marsiglia appunto. Peccato che da Bastia sia certamente più veloce prendere una nave e raggiungere direttamente l’Italia. Crediamo che volendo conoscere la cultura italiana forse sia più comodo ed efficace raggiungere le coste della Liguria o quelle toscane, piuttosto che andare fino a Marsiglia e rinchiudersi nella sede del Consolato o del locale Istituto Italiano di Cultura a vedere una mostra o seguire lezioni di lingua.
La stessa rete diplomatica e culturale dell’Italia ricalca la prospettiva che nei decenni è stata costruita in Corsica, quella di vedere il continente francese come la sponda più vicina e naturale cui approdare. Forse bisognerebbe tentare un cambio di punto di vista. E questa volta a doverlo fare sono gli italiani che a Bastia lavorano per diffondere la conoscenza dell’Italia. Se proprio si vuole far viaggiare i bastiesi, a questo punto perché non proporre allora una conoscenza… diretta?
Petru Luigi Alessandri 
Guillaume Bereni
Oramai mi sono abituato ai paradossi che subisce purtroppo la Corsica.