Amnistia: più di 500 persone nella manifestazione di Corte

By Redazione Feb 4, 2016 #amnistia #corte #politica

Tra le 500 e le 800 persone, tra cui Gilles Simeoni, presidente dell’Esecutivo, e Jean-Guy Talamoni,presidente dell’Assemblea di Corsica, e François Sargentini, consigliere e presidente dell’ufficio per lo sviluppo agricolo, si sono ritrovati ieri nel primo pomeriggio a Corte affianco ai tre sindacati studenteschi – Ghuventu Indipendentista, Cunsulta di a Ghjuventu Corsa e Ghjuventu Paolina – per chiedere ancora una volta l’amnistia per i prigionieri còrsi.

Il corteo ha sfilato dietro un unico striscione, “Amnistia” portato dai rappresentanti dei tre sindacati, dietro i quali altri studenti brandivano cartelli con i nomi dei detenuti còrsi. La fiumana di persone è partita verso le 15:00 da piazza Paoli in direzione della sous-préfecture di Corte.
Il corteo ha lentamente ridisceso corso Paoli scandendo grida come “Amnistia; amnistia“, “Statu francese assassinu“, “Indipendenza“, “FLN, FLN” fino ad arrivare davanti alla prefettura, senza scontri con le forze dell’ordine.

Serana Bartoli, Francescu Luciani e Ange Chiodi, uno dopo l’altro hanno scandito lo stesso messaggio. Intanto Paul-Marie Romani il presidente dell’Università e una delegazione di tre studenti venivano ricevuti da Dominique Schuffenecker, sotto-prefetto di Corte per sttirare ancora una volta l’attenzione dei rappresentanti dello Stato sulla questione. Al termine dell’incontro, prima di disperdersi, molti manifestanti hanno intonato il “Dio vi salvi Regina”.

Ma mentre il grosso degli studenti iniziava a disperdersi, una quindicina di persone bardate e coi volti coperte da maschere anti-gas hanno risalito corso Paoli per posizionarsi davanti alla prefettura scandendo frasi contro lo Stato, che non vuol sentire “nè Simeoni, nè Talamoni,”. Le forze dell’ordine erano schierate ma, a parte qualche fumogeno e bengala, non ci sono stati disordini, e i giovani sono tornati da dov’erano venuti.

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Fonte: CorseNetInfos

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One thought on “Amnistia: più di 500 persone nella manifestazione di Corte”
  1. Non mi meraviglia il fatto che molti stiano comprendendo che lo stato non ascolta né Simeoni né Talamoni, d’altronde lo sto comprendendo io che non sono corso e quello che so lo conosco dalla vostra rivista.Non vorrei essere pedissequo perché ho già commentato altre volte questo stato di cose rilevandolo in varie circostanze, anzi riportandone in uno anche una breve anamnesi cronologica dei dinieghi e contraddizioni del governo centrale.Credo che si stia manifestando in particolare per Ceccaldi e Courby detenuti in isolamento in condizioni molto dure.Ritengo che i giovani manifestanti siano stati anche troppo indulgenti e galanti di fronte a questa forma di sordità verso le richieste leggittime di un popolo igiustamente discriminato e forse oppresso.

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