L’attrice Marianna Nativi sospende sciopero della fame per solidarietà alle vittime di Parigi

By Redazione Nov 15, 2015 #ajaccio #lingua còrsa

L’attrice, scrittrice, sceneggiatrice e regista teatrale Marianne Nativi della compagnia teatrale in lingua còrsa Locu Teatrale  ha comiciato il 13 novembre alle ore 10 uno sciopero della fame presso la chiesa di San Rocco in cours Napoléon a Ajaccio

Lo sciopero della fame è stato preso come decisione a causa della scarsa considerazione data dai suoi patner a Locu Teatrale e non decidendo il valore delle borse di studio per l’anno 2015.

Ecco qua sotto il comunicato ufficiale di Locu Teatrale:

Nonostante la retorica sulla lingua e cultura corsa, nonostante le varie promesse, la compagnia teatrale professionale Locu Teatrale, che si batte da vent’anni per le creazioni teatrali in lingua corsa e bilingui, si trova ora minacciato, soffocato, quasi in agonia e, con un incremento per un anno e mezzo (attività pedagogiche e creazioni) e disavanzo corretto con contributi personali, la filantropia, lo spettacolo delle vendite, affittacamere, ecc….
Mentresono state già fissate le sovvenzioni 2015, Locu Teatrale è in attesa, un equilibrio sconosciuta, la parte dell’Autorità Territoriale della Corsica.
Perché alcuni sono sovvenzionati come dovrebbe essere, e perché noi, e altri, stiamo vivendo un declino irreversibile, e un futuro più incerto?
Di fronte a questa situazione catastrofica, Marianna Nativi, commediografa  e scenografa, è costretta a cominciare uno sciopero della fame, per interpellare, per interrogare, per avvisare tutti i partner ufficiali, per incoraggiare soprattutto le strutture che combattono per la trasmissione di una lingua viva di speranza per i giovani, al contrario, condannati dalla crisi, dai tagli, e dalle risposte confuse, uno spazio culturale vivace ed emozionante.”

Ieri ha deciso invece di sospenderlo, per solidarietà con i familiari delle vittime dei tragici eventi di Parigi.

« Sospendo il mio sciopero, ma è solo rimandato, e invito tutti gli intellettuali a un’azione forte per dimostrare al potere esecutivo che noi esistiamo. La barbarie ha toccato venerdì un luogo di cultura, e se la cultura muore, la barbarie crescerà. Bisogna fermare oggi la politica dell’impostura e del dispotismo. Bisogna unirsi, battersi perché la nostra lingua e la nostra cultura possano esistere, le istituzioni hanno diminuito sensibilmente le sovvenzioni da qualche anno e principalmente per chi lavora per la cultura e la sua trasmissione. »

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Fonte: Corse Net Infos

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