STC della CAB: “8 dicembre giorno festivo, François Tatti dice no”

Oggi si è celebrata la Festa di a Nazione e in molte sedi, per esempio all’università di Corsica, si sono tenute riunioni e incontri su vari temi.

La sezione CAB (comunità d’agglomerazione di Bastia) dell’STC (Sindicatu di i Travagliadori Corsi) ha diffuso  ieri il seguente comunicato in lingua francese, che presentiamo in traduzione.

Dal 1735, l’8 dicembre è stata la data della celebrazione della “Festa di a Nazione” e in questa occasione l’isola è stata posta sotto la protezione della Vergine Maria che è celebrata in quello stesso giorno.
Ci è sembrato legittimo e naturale, a novembre 2016, già più di un anno fa, richiedere che l’8 dicembre “Festa di una nazione” fosse dichiarato festivo e retribuito in modo che gli agenti della Comunità di Agglomerazione di Bastia potessero partecipare a tutte le commemorazioni pianificate quel giorno.
A questa richiesta, abbiamo raccolto un sorprendente “unanime rifiuto per omogeneità con i comuni membri del CAB”, incluso l’atto.

Nell’ottobre 2017, considerando che l’8 dicembre è ormai sempre più considerato una data simbolica nell’isola, e non offensivo per nessuno, la “Festa di una Nazione”, e inoltre, considerando che la Collettività Territoriale della Corsica, le agenzie e gli uffici della CTC, la La SDIS, il County Council 2B e diverse comunità hanno già dichiarato questo giorno libero e pagato, abbiamo ribadito la nostra richiesta.
Dopo il suo esame in carica, il presidente del CAB è stato testardo in un nuovo rifiuto motivato questa volta motivato da una cosiddetta “mancanza di anticipazione della domanda che deve essere fatta all’inizio dell’anno”.
Come promemoria, abbiamo depositato la nostra prima domanda nel 2016 e quella del 2017 in ottobre, che ci chiede legittimamente le ragioni di una transizione tardiva a un consiglio comunale il 5 dicembre!
Non sarebbe stato forse il desiderio deliberato di creare, a quanto pare, le condizioni per un certo rifiuto …

È nel 2016 che il Presidente ci informa che nel caso in cui la maggioranza dei comuni membri concedano l’8 dicembre, che sembra essere il caso oggi, lo farebbe anche per gli agenti del CAB … ma ovviamente vediamo ancora un altro cambio di opinione del Presidente!
Sulla base della nostra legittimità, abbiamo chiesto che una mozione fosse presa in considerazione da tutto il consiglio della comunità. Nonostante il rifiuto del Presidente a prendere in considerazione la mozione, i rappresentanti eletti della maggioranza dei comuni che costituiscono il territorio comunitario (Bastia, Furiani, Santa Maria di Lota) lo hanno ancora portato all’attenzione del Consiglio ed è con stupore che abbiamo assistito alla costituzione improvvisata di un pallido fronte di rifiuto usando alcuni argomenti più fuorvianti degli altri.

Ma i commenti più surrealisti fatti quel giorno, rimangono quelli del 9 ° Vice Presidente Julien Morganti che si spingeranno così lontano da implicare che avremmo archiviato questa domanda per un giorno non lavorativo perché è caduto di venerdì, presagendo che nel 2018 non ci sarebbe stata alcuna richiesta con il pretesto che questo giorno sarebbe caduto di sabato.

Prima di tutto, il suo atteggiamento nei confronti dell’STC e di tutto lo staff del CAB è vergognoso e inaccettabile!
Quindi, Morganti ci mostra attraverso il suo intervento “brillante” che ha un certo fraintendimento del funzionamento dei servizi perché, a quanto pare, siamo obbligati a fargli sapere che alcuni servizi del CAB funzionano 7 giorni su 7!
Inoltre, la bassezza delle sue osservazioni è chiaramente il riflesso dello stato mentale ristretto che lo caratterizza meglio! Infonde così la storia del popolo corso e finalmente fa parte di una abietta negazione degli sviluppi storici che il nostro paese conosce oggi.
Inoltre, tenendo conto della sua situazione professionale di agente di CTC, e quindi beneficiando di questo giorno simbolico, gli chiediamo di mostrare un po ‘più di riserva …
Più in generale, questi comportamenti retrogradi mantengono i partigiani dell’arcaismo ideologico sulla panchina di una società pacifica e responsabile ampiamente convalidata dai corsi nei giorni scorsi.
Da un lato, sia convinto della nostra determinazione a continuare il combattimento poiché siamo consapevoli dell’importanza della storia di una comunità nelle rappresentazioni che fa di se stessa, nei collegamenti solidarietà che è in grado di tessere, ma anche nella sua capacità di accogliere e integrare; D’altra parte, il nostro sindacato è convinto della necessità di far conoscere ai corsi, e in particolare ai lavoratori corsi, gli elementi essenziali della loro storia e della loro cultura. Infine, stiamo già confermando al Presidente del CAB, nonché a tutti i rappresentanti eletti e refrattari della storia del popolo corso, che dovranno prendere in considerazione una nuova richiesta nel 2018!

 

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