Lingua corsa: potenziare i centri d’immersione linguistica per corsofonizzare le nuove generazioni

By Redazione Lug 18, 2017

Il piano Lingua 2020 per la normalizzazione della lingua corsa, adottato dall’Assemblea di Corsica il 16 aprile 2015, definisce una strategia per l’insegnamento e l’apprensimento del còrso nelle varie tappe della vita, e sostiene i centri di immersione linguistica. Nel 2016 è stata firmata una convenzione della durata di un anno tra la CTC e lo Stato per assicurare i finanziamenti di quattro centri di soggiorno e studio immersivo della lingua corsa. I soggiorni vanno da 1 giorno a 1 settimana, le classi delle sezioni bilingui dal primo al secondo grado. Nel’ultima seduta, a giugno, l’Assemblea di Corsica ha votato il rinnovo per un anno di questo finanziamento. Il gruppo di Corsica Libera per estendere l’accoglienza ai collegiali e ai liceali.

Laura Maria Poli, consigliera territoriale e presidente della Commissione sviluppo sociale e culturale, una delle tre commissioni che si occupano di dossier sulla lingua e cultura corse, ha fornito maggiori informazioni sui centri d’immersione linguistica in un’intervista rilasciata a CNI.

Prima di tutto ha fornito delle cifre. I tre centri del Cismonte, escludendo dunque il centro di Bastelica, sono stati frequentati in un anno da circa 1900 studenti. Cifre che sono andate aumentando in modo progressivo, prova che i centri funzionano bene e attirano gli alunni e gli insegnanti. Un successo. A sud, il centro di Bastelica sarà dunque presto affiancato da altri stabilimenti. I centri di Loretu e Bastia,  propongono bagni immersivi di una giornata. Negli altri due, a vocazione più regionale che locale, i soggiorni durano una settimana e l’immersione è totale.

Ma la domanda più importante riguarda i risultati concreti che questi centri riescono ad ottenre. Secondo la Poli, i risultati ci sono: “sempre più bambini parlano còrso! Li vediamo quando vengono ad Ajaccio all’Assemblea in visita. Durante l’ultima seduta abbiamo ricevuto una classe bilingue del 5ème del collège di Corte, e abbiamo rilevato come padroneggino perfettamente la lingua corsa. I risultati sono là da guardare, e non solo grazie ai centri immersivi! Sono la conseguenza della politica linguistica portata avanti nel tempo, soprattutto dopo l’arrivo della nostra maggioranza“.

La nota negativa però riguarda il liceo, dove c’è una forte dispersione dello studio della lingua corsa, a causa del sistema educativo che obbliga i liceali a fare scelte tra le lingue, il che privilegia lingua diverse dal còrso, ritenute più utili economicamente e professionalmente. Ma ciò che è certo è l’afflusso forte di bambini bilingui, grazie ai corsi scolastici e ai centri immersivi. E i percorsi formativi degli insegnanti accentueranno la forza di questa rinascita. In questo senso, una richiesta per un quadro normativo specifico è stata avanzata da Josepha Giacometti e votata dall’Assemblea.

Per quanto riguarda il bilinguismo, infine, Laura Maria Poli precisa che non arriverà mai senza la coufficialità, ossia la misura giuridica che permetterebbe di rimettere il còrso al centro della società, salvandolo. Ma mentre si continua a lottare per questo obiettivo politico, la maggioranza mette in opera una strategia per incentivare ciò che sta funzionado, come i centri immersivi. Perché, conclude, “la nostra ambizione è corsofonizzare le nuove generazioni


Fonte: CorseNetInfos

 

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