Un rugbysta emiplegico percorrerà in un mese tutta l’isola

By Redazione Apr 3, 2017

Pascal Baron di La Frénaye vicino Le Havre (Normandia) è un ex rugbista emiplegico affetto da un tumore al cervello dal 2002 che sabato è parrtito da Place Saint-Nicolas a Bastia per percorrere tutta l’isola in un mese per far conoscere anche la sua causa. Il giro della Corsica di Baron è lungo più di 600 km e verrà persocorso in un mese con tappe lunghe dai 25 ai 40 km.

Abituato a queste sfide, l’uomo aveva già raggiunto 250 km di distanza tra Mont Saint Michel e un piccolo villaggio in 10 giorni. Inoltre ha viaggiato 23 ore senza sosta per il Telethon.

Qua sotto una breve intervista a Pascal che ha speigato il suo percorso e il suo handicap.

Come avete definito il persorso da fare in Corsica ?

Noi sitamo iniziando queto giro della Corsica di più di 600 km attraverso l’isola. Io sono l’unico a marciare per tutte le 25 tappe. Io ho due dita in meno e una gamba che mi trascino. Io desidero mostrare che una persona in situazione di handicap può fare dello sport e realizzare queso genere di sfide, io farò tra i 25 e i 40 km al giorno. Io voglio attrvaersare delle città importanti per sensibilizzare più persone possibile. Sulla Costa Orientale da Bastia scenderò a Bonifacio dopo Ajaccio. Io rischio di attraversare dei dislivelli. Infine concluderò con Capo Corso.

Parlaci del tuo handicap….

Io non posso correre a causa di un problema a una gamba, se colpisco un sassolino io inciampo. Io sono emiplegico dal 2002 dopo un tumore canceroso cerebrale scoperto in ospedale. Io sono un ex giocatore di rugby poi in segutio ad una mischia che ho provocato un colpo in testa che mia causato una crisi epilettica. Al momento dell’esame i medici hanno scoperto delle cellule tumorali. Questo incidente mi ha salvato. Dopo la diagnosi dei specialisti, non mi restavano che sei mesi di vita. Posso dire di esser stato un miracolato. Io sono stato uno dei primi a beneficiare di questa operazione al cervello. Ci sono due buoni risultati. Prima di farmi l’anestesia mi hanno aperto la testa per verificare le mie funzioni motorie. In passato le persone non sopravvivevano nell’anno o nei due anni dopo l’operazione. Non ho ripreso la capacità di girarmi. Ero troppo preso dalle funzioni motorie e aveva lo stesso colore del cervello. Io sono seguito tutti gli anni, ma all’ultima risonanza magnetica sono risultato in remissione.

Da quando avete ripreso a fare sport ?

Prima dei miei problemi di salute, giocavo come pilone tallonatore a Tolosa nella squadra riserve e poi a Cahors e ho concluso nella squadra di Le Havre in Fédérale 3 (la terza e ultima divisione rugbystica francese ndr). Erano gli anni che il rugby aveva ancora uno status dilettantistico. Sono stato sulla sedia a rotelle i sei mesi dopo l’operazione. Ho potuto riprendere a far sport cinque anni più tardi. Sono stato nella squadra nazionale francese di badminton dei disabili. Ho fatto due mondiali, due europei e sono campione francese in double. Dopo essermi ritirato dalle competizioni internazionali, ho presieduto un’associazione con mia moglie per lo sport per tutti. Sono stati relizzati dei traguardi: 250 km tra il Mont Saint-Michel e un piccolo paese in 10 giorni. Ho fatto comunque 23 ore di marcia senza sosta per Telethon per esempio. Quest’anno mi sono messo a giocare a footgolf e sono il solo in situazione di handicap a fare il campionato di Francia con i normodotati.

Qual è il motivo della vostra lotta ?

Io voglio autare le persone in situazione di handicap a uscire dall’isolamento. É quello che ho vissuto per cinque anni. Non potevo far niente. Ero a casa. Senza lavoro, ne la possibilità di fare il mio sport. Dopo c’è la depressione, i pericoli di una persona che aveva un futuro e si trova bloccata tra quattro muri. Nel passato sono stato a capo di un’impresa di raccolta rifiuti con trenta dipendenti. Dall’oggi al domani mi sono ritrovato senza niente. Ho invitato a spingere le persone a fare dello sport. A cominciare dalla marcia. Ho fatto cambiare le loro abitudini. Andre nelle palestre, negli stadi.

Perchè avete scelto la Corsica ?

La Corsica, non ha un comitato infatti è unita alla regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra (PACA) [che ha sede a Marsiglia ndr]. Io spero di far cambiare le cose dopo il mio passaggio. Io sono venuto in vacanza con mia moglie le persone che si osno unite alla mia sfida. Io ho parlato con i rapppresentantia mettere in campo qulcosa per queste problematiche.

Il percorso giornaliero di Pascal nell’isola si può seguire nel gruppo di Facebook C’est parti pour la Corse

https://www.youtube.com/watch?v=4DkOOvMLL-M

Fonte: Corse Matin e 76Actu

Related Post