Il Senato boccia tre disposizioni relative alla nascita della Collettività Unica della Corsica

Il Senato con un comunicato ufficiale ha informato che sono state bocciate tre ordonnances (disposizioni) relative alla Collettività Unica della Corsica che prevede l’unione dei due dipartimenti. Questa bocciatura comprometterà la nascita della stessa il 1° gennaio 2018.

Ecco il comunicato ufficiale:

Il Senato non ha adottato un disegno di legge per ratificare tre disposizioni relative alla Corsica

Giovedi, 26 gennaio, 2017, il Senato non ha approvato un progetto di legge che mira a ratificare tre disposizioni:

  • Disposizione n ° 2016-1561 del 21 novembre 2016 che integra il chiarimento delle regole di bilancio, finanziaria, fiscali e contabili applicabili alla Corsica sulla base di 7 ° e 8 ° VII dell’articolo 30 della legge N. 2015-991 del 7 agosto 2015 con la nuova organizzazione territoriale della Repubblica, detta legge NOTRe (art 1);
  • Disposizione n ° 2016-1562 del 21 novembre 2016 concernente diverse misure istituzionali per la comunità della Corsica di cui 4 °, 5 °, 6 ° e 9 ° VII dell’articolo 30 della legge NOTRe (articolo 2) ;
  • Disposizione n ° 2016-1563 del 21 novembre 2016 concernente varie misure elettorali applicabili in Corsica ai sensi dell’articolo 30 della legge NOTRe (articolo 3).

Vedere il risultato dello scrutinio pubblico

Il governo ha attuato una procedura accelerata il 21 dicembre 2016, il testo non poteva essere oggetto di una sola lettura in Parlamento.”

Su 348 senatori erano presenti in 306, due si sono astenuti e i contrari sono stati 161 e i favorevoli 143. Hanno votato contro il fronte eterogeneo de I Repubblicani assieme al Fronte di Sinistra e ai non iscritti mentre hanno votato a favore il Partito Socialista, il Raggruppamento Democratico e Sociale Europeo e I Verdi. Non hanno votato quasi tutti i membri dell’Unione dei Democratici e degli Indipendenti che saranno l’ago della bilancia per far passare nuovamente le tre disposizioni per ratificare l’unione dei due dipartimenti.

La Collettività Unica prevedeva anche la trasformazione dell’Assemblea della Corsica da 51 a 63 consiglieri.

Il primo ordine specifica norme di bilancio, fiscale e contabile, la seconda porta a diverse misure istituzionali ela terza sulle nuove modalità elettorali. Essi sono destinati a integrare l’articolo 30 del Pater sulla nuova organizzazione territoriale.

Il disegno di legge invece sarà discusso il 9 febbraio dall’Assemblea della Corsica.

Il ministro delle collettività territoriali Jean-Michel Baylet ha annunciato che cercherà di votare nuovamente al Senato prima della fine della sessione parlamentare a fine febbraio, ma non può essere adottata in via definitiva senza il voto favorevole delle due camere.

“In qualità di parlamentari il numero di voltafaccia, è difficile da battere”, ha esclamato il ministro Baylet dopo il voto. “I còrsi si ritengono rigorosi, e hanno ragione”, ha affermato.

“I còrsi apprezzeranno il comportamento degli uni e degli altri. Da parte nostra continueremo a lavorare, a fare un lavoro di informazione tra i deputati” ha risposto il presidente dell’Assemblea della Corsica, Jean-Guy Talamoni, a cui si è aggiunto Gilles Simeoni, Presidente del Consiglio esecutivo.

I due senatori còrsi Jean-Jacques Panunzi (2A-LR) e Joseph Castelli (2B-PRG) hanno votato rispettivamente uno contro e uno a favore. 

Per Panunzi (LR) “il testo è un guscio vuoto e siamo stati  privati del referendum.” “Ma la deliberazione della collettività corsa dell’11 dicembre ha affermato che abbiamo bisogno di un referendum”, inoltre ha continuato a criticare il governo per la volonta di “imporre la riforma al ribasso e ad una marcia forzata.

 

Fonti: Senat.fr, Alta Frequenza e France 3 Corse Via Stella

 

 

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