Passeggiamo verso il castello di Serravalle, a Prato di Giovellina

By Guillaume Bereni Mag 18, 2022

E da un po’ che volevo andare a osservare da vicino il Castello di Serravalle. Infatti, è durante un viaggio in Toscana che una sosta nel bellissimo villaggio di Serravalle Pistoiese me ha rammentato che tra tutte le cose che dovevo ancora scoprire sulla mia isola, c’era il castello dell’antica pieve di Giovellina. A volte i pensieri sono strani. Ci sono finalmente arrivato questa primavera e v’invito a scoprirlo anche voi.

Siamo nel centro della Corsica, non lontano da Corte, al nord del comune di Prato di Giovellina. Seguitando la strada che prende la direzione delle montagne all’uscita sud di Ponte-Leccia, la segnaletica ci indica che andiamo verso i paesi di Piedigriggio, Popolasca e Castiglione. La zona è tranquilla, ancora molto selvatica; ho constatato con un certo piacere che dalla mia ultima venuta lì (circa venti anni fa!) il paesaggio non è tanto cambiato. E poi c’è quella vista, emozionante, sui monti che sovrastano il paese di Popolasca. Che spettacolo! Oggi si legge ovunque l’imbarazzante denominazione di “aiguilles de Popolasca” per riferirsi a quella montagna che si chiama A Penna Rossa. Non sono sicuro dell’accuratezza del proverbio che va a seguitare, ma spesso quando passavamo in macchina per Ponte-Leccia, mio padre diceva sempre: “se a Penna Rossa casca, addiu a Pulasca”. Mi affido al giudizio degli abitanti della zona che magari correggeranno le mie parole.

Servono pochi minuti di macchina per trovare la prima indicazione stradale del punto d’inizio del sentiero verso il castello di Serravalle. Abbiamo la scelta: o si comincia da Piedigriggio, o si parte da un punto situato sulla strada verso Popolasca. In entrambi casi serveranno una mezzoretta di camminata per raggiungere il castello. Da parte mia, ho preso il sentiero che parte dalla strada di Popolasca. Impossibile da perdere, è chiaramente indicato. Il cammino è pulitissimo (non è purtroppo sempre il caso altrove), molto facile da percorrere, ideale anche con bambini. Bisogna comunque stare attenti a due cose. Forse sembrano evidente ma non costa niente segnalarle. Primo, la regione è molto arrida ed è fortemente consigliato di evitare una passeggiata estiva in pieno giorno. Le zone all’ombra sono rare. Poi, in autunno/inverno, è consigliato informarsi sui giorni aperti all’attività di caccia. Il posto viene spesso usato dai cacciatori, quindi è ovviamente meglio essere cauteloso.

Dopo trenta minuti di camino, si osserva infine il castello di Serravalle. Da quell’edificio costruito durante il tredicesimo secolo, possibilmente dalla famiglia Amondaschi (signori della regione in quei tempi), rimane una parte della torre e dei muri del complesso. Il castello di Serravalle era una modesta fortezza, ma i vestigi del medioevo in Corsica non sono tanti e quel castello merita almeno per questo un’occhiata. Sue pietre hanno una storia certo semplice (non viene legato nessun grande evento a quel castello) e magari il piacere della scoperta tiene soprattutto alla capacità del sito ad essere un invito all’osservazione. Si immagina come poteva essere secoli fa, si capisce perché era stato costruito lì: la vista, sia verso Popolasca che Piedegriggio o il fondo della valle, offre una grande capacità di sorveglianza.

Condividiamo qualche foto di quella scoperta, che consigliamo a tutti. Per gli amanti della natura, per le famiglie che vogliono goderci una passeggiata semplice. Soprattutto per quelli che amano le vecchie pietre, che trovano un piacere particolare nel fatto di sedersi al centro di un pezzetto di storia e sentire l’anima dei luoghi.

Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

By Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

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