Ok del Ministero dell’Interno: i toponimi di Corsica saranno tradotti in francese

By Redazione Apr 1, 2017

Avevano resistito per più di 250 anni, ma alla fine anche gli storici toponimi di Corsica hanno dovuto arrendersi alla Storia e alla politica: è arrivato stamattina il via libera definitivo del Ministero dell’Interno per procedere ad applicare una nuova denominazione a tutti i comuni, le vette, i passi, i fiumi e le microregioni dell’isola. Una denominazione “conforme all’ortografia e alle regole di pronuncia della lingua francese, lingua ufficiale della Repubblica”.

L’elenco ufficiale completo dei nuovi nomi non è stato ancora diffuso – solo alcuni dei nuovi toponimi sono trapelati – ma fonti del ministero hanno precisato che il bilinguismo con il toponimo còrso verrà mantenuto: ad essere rinominato sarà il solo toponimo toscano.

Avremo dunque: “Bastie – Bastia”, “Ajacciaux – Aiacciu”, “Port-Vieux – Portivechju” (da non confondersi con Vieux-Port in Normandia), “Boniface – Bonifaziu”, e poi il Col de Vizzavone, il Solenzaire e il Mont Cinte.

Ecco come potrebbe essere un’ipotetica nuova cartina dell’isola:

Il progetto era in discussione ormai dal 2008, ma la decisione non era attesa prima del prossimo anno, e l’annuncio di oggi non ha dunque mancato di sollevare qualche polemica. Le prime reazioni non si sono fatte attendere. È di pochi minuti fa il comunicato stampa con cui lo Sporting Bastia comunica che non intende variare il nome del club. I Nazionalisti – con alcuni distinguo – hanno espresso indifferenza verso la “toponimia genovese”, e soddisfazione per il mantenimento del nome còrso delle località. Alcuni esponenti si sono spinti a dire che “i nomi dei paesi passano dal vecchio dominatore a quello attuale”. Linea condivisa sostanzialmente dalla Sinistra e dalla Destra, anche qui senza posizioni ufficiali ma con dichiarazioni di singoli esponenti sulle reti sociali.

Dal canto nostro non possiamo che dispiacerci. I nomi toscani erano un patrimonio dell’isola, tanto quanto quelli in lingua corsa, e non erano in contrasto con l’appartenenza politica alla Repubblica. Certo, dall’altro lato comprendiamo come i nuovi toponimi si adattino meglio alla francofonia: del resto anche Sartena era da tempo divenuta Sartène, pronunciata “alla francese”. Così come Ajaccio e Bastia venivano pronunciati in quel modo nelle conversazioni in francese, anche tra Corsi.

In ogni caso, prima che la decisione divenga completamente operativa bisognerà attendere del tempo. Infatti la sostituzione dei toponimi nei documenti ufficiali e sui pannelli stradali potrà essere completata per gradi successivi, anche se comunque entro e non oltre 2 anni a partire dalla data di oggi: 1° aprile 2017.

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5 thoughts on “Ok del Ministero dell’Interno: i toponimi di Corsica saranno tradotti in francese”
  1. pesciu d’aprile 😉 infine spergu… osinnò dumane mattina li ritruveremu fucilati sti pannelli 😀

  2. un he pesciu d’aprile in Bastia c’hè digia u furcone chi ghje diventatu la grande fourche, in fulelli Campu Pianu si chjama champlan e po tant’altri

  3. s’ella accade una DISGRAZIA SÌMILE, pigliu tutti i pannelli à fucillate !

  4. Quanto detesto questo atteggiamento dei francesi di non tollerare le minoranze. La Francia è stupenda, i francesi… decisamente meno

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