L’accordo di libero scambio Ue-Canada minaccia il Brocciu

By Redazione Mag 5, 2016 #unione europea

L’accordo commerciale tra Unione europea e Stati Uniti (TAFTA/TTIP) è sotto i riflettori in questi giorni, dopo le rivelazioni di Greenpeace, ma un altro accordo è ormai consolidato in una bozza semi-definitiva: quello tra Ue e Canada, l’Accordo Economico e Commerciale Globale (CETA).

 

José Bové, sindacalista e leader del movimento altromondista francese, è molto critico sull’accordo:

Come in molti trattati bilaterali, l’agricoltura sarà moneta di scambio. Per le aziende agroalimentari canadesi si apre in Europa un mercato di 50.000 tonnellate di carne bovina e 75.000 di carne suina. Queste potenziali importazioni massicce metterebbero in ginocchio definitivamente aziende europee già in crisi.

Ma l’accordo si spinge oltre: l’Ue sacrificherebbe il 90% delle denominazioni d’origine protetta (DOP/AOP), garanzia del saper fare di un territorio contro possibili plagi. La Francia conta 45 AOP nei formaggi, tra cui Roquefort, dal 1925, e tra quelle c’è anche il Broccio, il Salers, ilBleu de Gex, ilPélardon… Anche l’Italia e diversi paesi europei contano centinaia di denominazioni protette.

Nel CETA, tra le 1400 AOP europee, solo 174 hanno una chance di essere elencate nell’allegato 20-A a pagina 516 del documento bozza, disponibile per ora nella sola lingua inglese.
Delle 50 AOP francesi nel settore latticini, solo 28 sono citate, e il Brocciu, come altri prodotti, non è tra quelli. Una discriminazione dunque tra alcuni prodotti e altri.

Facciamo dunque appello a tutti gli europei per mobilitarsi con la Commissione europea contro questa ingiustizia.

Altrettanto critica l’Alleanza libera europea presieduta da François Alfonsi, che ha annunciato battaglia in sede europea.

Il timore deriva dal fatto che potenzialmente in futuro si potrebbe fabbricare il Brocciu in Canada (e in seguito negli Stati Uniti) e venderlo chiamandolo “Brocciu di Corsica”.

 

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Fonti: CorseNetInfos – Corsica Webzine

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