Due linee marittime Corsica-Sardegna, embrione di continuità territoriale con Toscana e Liguria

By Redazione Apr 20, 2016

Il consigliere dell’esecutivo e presidente dell’Ufficio trasporti di Corsica (OTC), Jean-Félix Acquaviva, e il suo omologo sardo Massimo Deiana, si sono recati ieri a Bruxelles presso la Commissione europea e alla Missione operativa transfrontaliera (MOT) a Parigi. Lo scopo è assicurare un collegamento matittimo continuo e durevole tra le due isole. Una delegazione di servizio pubblico (DSP) provvisoria potrebbe già essere operativa da ottobre, mentre si costruirà – su un arco di 2 o 3 anni – una vera continuità territoriale tra le due isole. Che in futuro dovrebbe allargarsi anche a Liguria e Toscana e non limitarsi al trasporto marittimo ma anche a quello aereo.

La prima tappa, dunque riguarda il collegamento Corsica-Sardgna. Nella stagione estiva il traffico sostenuto fa sì che gli operatori BluNavy e Moby coprano le linee Bonifacio-Santa Teresa e la Méridionale Propriano-Porto Torres. Il problema arriverà dopo l’estate, quando da ottobre calano i passeggeri e le compagnie private diminuiscono i viaggi. La proposta dunque è un servizio di continuità territoriale che fornisca fondi per mettere in sicurezza quelle due linee nel mese di ottobre.

Si tratterebbe del cosiddetto “servizio pubblico transfrontaliero internazionale” approvato dalla Commissione europea nella politica di integrazione delle zone di frontiera.Non dovrebbero esserci grosse difficoltà a ottenere le due lettere necessarie all’approvazione del progetto, pur dovendo passare da ministeri a Roma e a Parigi.

A lungo termine invece l’idea è di sfruttare il programma europep “Marittimo” per creare un gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT) che permetterà di finanziare gli studi necessari a mettere in piedi un dispositivo di servizio pubblico (DSP) o un obbligo di servizio pubblico (OSP) transfrontaliero. La commissione ha suggerito di seguire lo stesso metodo in uso per i collegamenti tra i porti còrsi e quello di Marsiglia.

Ossia un dialogo tra compagnie, attori economici e pubblici e stabilire le reali esigenze del traffico passeggeri, merci, le tariffe, la frequenza e la continuità, e individuare di conseguenza il piano più adatto. Ad esempio una delle critiche alla linea Bonifacio-Santa Teresa sono le tariffe molto elevate che pongono un freno agli scambi. Bisognerebbe aumentare i viaggi e diminuirne i costi.

I costi di un servizio pubblico tra le due isole non sarebbe elevatissimo, simile a quello coi porti del continente francese, e dato che ci sono due linee una potrebbe essere a carico della Regione Sardegna e l’altra della CTC. Se poi arriverà il GETC, le sovvenzioni arriveranno da lì.

Un GETC significherebbe integrare in un unico sistema anche i collegamenti Bastia-Isola d’Elba o altri sistemi di continuità territoriale, ad esempio aerei. Il GECT ha una vocazione più ampia e si rifletterà in piani di OSP su linee aeree tra Corsica, Sardegna, Liguria e Toscana.

Per il piano temporaneo di ottobre i tempi sono stretti, per poterlo attuare serve l’ok dei ministeri coinvolti entro il mese di maggio. In teoria nessuno dovrebbe avere niente in contrario, né i ministeri francesi e italiani né la Commissione europea, che si è detta soddisfatta dell’idea innovativa che abbiamo proposto, ossia un servizio di continuità territoriale tra le isole tirreniche e la penisola italiana, che potrebbe essere un caso d’uso per futuri utilizzi in altre parti d’Europa.

 

 

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Fonte: CorseNetInfos

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