” CONCORSO: Quest’anno Buon Natale…disemal in dialett! Siamo alla ricerca della frase perfetta per augurare a tutti delle fantastiche festività. Vogliamo farlo nel modo più sincero e vicino a tutti noi: dicendolo in dialetto. ”
Con queste parole la RSI, Radiotelevisione svizzera in lingua italiana, aveva lanciato qualche settimana fa sulla sua pagina Facebook il concorso “Disemàl in dialètt” (diciamolo in dialetto) che si è concluso oggi:
“Grazie a tutti voi per aver partecipato! L’è sempar un piasé lecc tücc i vari dialett da la Svizera italiana! E… complimenti a Patrizia Perencin, Daniela Berri, Laura Dalessi: le vostre frasi sono state selezionate e verranno utilizzate da questa sera come copertina della Pagina RSI!”
La Svizzera italiana è quella parte della Confederazione elvetica di lingua italiana, e comprende il Canton Ticino e parte del Canton Grigioni, nel sud del Paese. L’italiano è una delle lingue nazionali e ufficiali a livello federale (insieme a tedesco e francese) ed è parlata da circa il 9% della popolazione. L’italiano è lingua ufficiale inserita nella Costituzione Svizzera dal 1848, prima ancora che lo Stato italiano esistesse. Ma nonostante questo le lingue locali, i dialetti delle varie valli, tra cui il ticinese, sono tuttora vivi e utilizzati dalla popolazione.
Il multilinguismo e il multiculturalismo in Svizzera sono parte stessa dell’identità nazionale, così come l’autonomia e la democrazia diretta. Questo, unito alla conformazione geografica che creava forte unità e coesione all’interno di ciascuna vallata, ha portato a un ambiente che ha permesso alle lingue locali, che la gente del posto chiama comunemente “dialetti”, di sopravvivere e restare vitali ancora oggi.
La RSI dedica ai dialetti delle trasmissioni radiofoniche, come “Dialèt in sacòcia” (il dialetto in tasca) e televisive, tra cui documentari, sit-com, e produzioni teatrali.
Devo purtroppo correggere l’articolo: il dialetto ticinese è ancora vivo solo da Bellinzona in su: nel Sottoceneri purtroppo sta facendo la fine del Corso, chiaramente a spese dell’Italiano.
Io ho sentito molte persone parlare il ticinese anche a Lugano, Locarno, nel Centovalli, nella Vallemaggia.
A Locarno si parla sopratutto Tedesco. Centovalli e Valle Maggia (come anche la Leventina, la Val di Blenio e Bellinzona) rientrano nella zona “dialettale”. A Lugano purtroppo il dialetto sta facendo la stessa fine del Corso in Corsica. Sopratutto i giovani lo ignorano.
Tedesco a Locarno? Solo per via dei turisti tedeschi e svizzero tedeschi e dei tedeschi e svizzero tedeschi che si sono trasferiti là. Tutti i locarnesi se nativi parlano perfettamente italiano, chiaramente l’italiano parlato nel Canton Ticino ma è perfettamente comprensibile da un italiano al 99%.
Si, ma quelli sono locarnesi come gli altri, e sono tanti…
Nel senso che a Locarno stanno aumentando i residenti di lingua tedesca? Ma sono svizzero-tedeschi o proprio tedeschi?
Sono sia svizzero-tedeschi che tedeschi, i quali giunti all’età della pensione si ritirano nella “Sonnenstube”.