Adulterio e false minacce fingendo di essere il FLNC : una donna e il suo amante condannati

Ieri, una donna e un uomo sono comparsi davanti alla magistratura di Bastia con l’accusa di “falsa denuncia” e “associazione a delinquere”, su uno sfondo di adulterio, minacce, sospetti di omicidio pianificato e, cosa più improbabile, l’uso del nome “FLNC” come copertura.

Il processo di ieri ha avuto origine nel 2019, quando i residenti di due case adiacenti a Penta di Casinca hanno ricevuto lettere minatorie e hanno visto la sigla “FLNC” scritta sulle pareti delle loro case. Tra le altre cose, erano accusati di “sottrarre denaro ai corsi“. In seguito, solo una delle due case ha ricevuto nuove minacce, tra cui una presunta “tassa rivoluzionaria” di 10.000 euro. Da quel momento le autorità hanno iniziato a indagare e non è passato molto tempo prima che venisse sollevato il velo su un caso che non aveva nulla a che fare con il gruppo clandestino e il cui esito avrebbe potuto essere molto più sordido.

Gli investigatori scoprirono ben presto che era la moglie della coppia che aveva ricevuto le ultime minacce, a fare pressione su di loro. La moglie in questione aveva un amante e per estromettere il marito problematico (che si rifiutava di divorziare), la coppia adultera ha brandito la minaccia del FLNC per incoraggiarlo a lasciare la Corsica. A questo punto i fatti sono gravi (e un po’ patetici), ma è chiaro che il caso avrebbe potuto prendere una piega più drammatica: gli inquirenti hanno trovato uno scambio di sms tra la moglie e il suo amante, che suggerivano l’idea di uccidere il marito. L’imputata ha ammesso di aver prospettato “un incidente di caccia”, mentre l’amante ha negato i fatti.

Il Tribunale penale di Bastia ha condannato la moglie a 30 mesi di carcere, di cui 15 sospesi. L’amante è stato condannato a due anni di reclusione, di cui uno sospeso.

Fonte: France 3 Corse

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