Isulacciu di Fium’Orbu: Memoria viva pè i martiri di u 1808
Nel 1800 il generale Joseph Morand arrivò in Corsica come comandante della 23^ divisione militare, in seguito venne nominato governatore della Corsica.
Il 6 giugno 1808, in rappresaglia per l’attacco a una caserma (dei colpi di fucile sparati la notte tra il 21 e il 22 maggio da alcuni uomini di Isolaccio di Fiumorbo al convento del paese di Prunelli di Fiumorbo dove erano acquartierati i gendarmi). Il generale Joseph Morand ordinò l’arresto di 167 uomini nel villaggio di Isolaccio di Fiumorbo di età compresa tra i 15 e gli 80 anni. Gli uomini furono riuniti nella chiesa parrocchiale dell’Annunciazione nel paese e nove furono fucilati nella piazza della cittadella di Bastia il 4 agosto e otto furono condannati a morte in contumacia.
Gli altri 158 vennero deportati nel carcere di Embrun nelle Alpi tra Gap e Briançon dove patirono malattie, freddo, fame e solo 35 persone erano ancora vivi un anno dopo, poi nel giugno 1809 un decreto ministeriale ordinò la loro liberazione.
I sopravvissuti furono rilasciati ed esiliati nei dipartimenti del Drôme e della Vaucluse e fu vietato di ritornare in Corsica.
Nel 1814 risultavano due sopravvissuti in Vaucluse, Pietro Saverio Poli e Pietro Giovanni Defendini mentre di altri quattro sopravvissuti si erano perse le tracce.
Questa tragedia è ancora oggi commemorata dall’associazione Mimoria e con un monumento all’interno del paese di Isolaccio.
Il generale Morand venne nominato Barone dell’Impero nel 1810, nel 1812 partecipò alla Campagna di Russa e fu ferito mortalmente in Germania con un colpo in fronte il 24 marzo 1813 vicino Luneburgo, mentre guidava la sua divisione sulle colonne nemiche. Morì il 2 aprile successivo nell’ospedale di Boizenburg non lontano da Amburgo.
Al generale Morand è dedicata una piazza nel paese di Mussidan in Dordogna, a un’ora da Bordeaux.
“Ma l’infamu di Murandi
Scurranò a parintia
L’arristò tutt’in un ghjornu
È ne fece a stirpia (…)
Omini di gran valori
U fiori di a nostra razzia”
Una pinsata pè sti morti senza tomba senza fiori è senza lacrime, sti zitelloni Fiumurbacci spatiti in l’ombra di a storia pruibita…(Ghjuventù Corsa)
Altre immagini del Monumento:
Fonte: Mausoléo du Giussani
Andréa Meloni
Nato a Genova nel 1986, laureato in Scienze Geografiche nel 2013. Ha collaborato nel 2016 e 2017 con la Geo4Map (ex DeAgostini) di Novara, nel 2018 ha scritto alcuni articoli sul Secolo XIX. Insegna dal 2018 Geografia nelle scuole superiori a Genova, è socio dell'Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG) e abita nell'Appennino Ligure al confine tra Piemonte e Liguria. Ama anche la storia e ama la Corsica dal 2010 e ha visitato due volte l'isola.