Commercianti, agricoltori, trasportatori, pescatori, hanno bloccato la nave “lchnusa” della compagnia marittima Saremar ieri pomeriggio, per manifestare le loro preoccupazioni per il destino del collegamento via mare tra Bonifacio e Santa Teresa di Gallura che chiuderà il 31 dicembre prossimo.
« È una linea che trasporta circa 300.000 passeggeri, e nessuno se ne preoccupa » dice Philippe Botti, pescatore. Sono 262.517 i passeggeri che hanno fatto questa tratta nel 2014, divisi egualmente tra la Saremar e la Moby, presente solo nel periodo estivo. Bonifacio è il quarto porto dell’isola per trasporto passeggeri, dopo Bastia, Ajaccio e Isola Rossa.
A questo presidio erano presenti anche i sindaci di Bonifacio e di Santa Teresa « Abbiamo deciso di indire una riunione tra le intercomunalità della Corsica del Sud e del Nord della Sardegna, al più presto » ha precisato il sindaco Jean-Charles Orsucci che si è lamentato anche che « il calendario non è il più indicato, in pieno periodo di campagna per le elezioni territoriali ».
La Saremar cesserà le sue attività il prossimo 31 dicembre. L’Unione europea l’ha condannata a rimborsare 11 milioni di euro di sovvenzioni percepite « illegalmente » dalla Regione Sardegna dal 2011.
Nell’impossibilità di pagare, la Saremar è stata posta in liquidazione giudiziaria, i 167 dipendenti hanno ricevuto la lettera di licenziamento. In Sardegna si moltiplicano le azioni e le mobilitazioni, e molti denunciano l’immobilismo del presidnete sardo Pigliaru sull’argomento.
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Fonti: CorseNetInfos – Alcudina.fr