1. L’articolo determinativo
In corso gli articoli determinativi non cambiano mai forma
(cioè come "il" e "lo", "i " e "gli"), con due eccezioni :
– quando precedono una vocale. In
questo caso, si fa quasi sempre l’elisione,
anche al plurale.
– dopo la lettera -n-, cioè dopo la negazione "ùn"
oppure la preposizione "in". Non succede in tutte le parlate.
Ecco una tabella esplicativa :
italiano standard |
corso : quando gli articoli non |
corso : altra forma, |
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maschile singolare |
il |
il fratello, il babbo, il servizio |
u | u fratellu, u babbu, u sirviziu |
/ | |
lo | lo scherzo, lo stadio |
u | u scherzu, u stadiu/u stadu |
/ | ||
l’ | l’amico, l’impiegato, l’impiastro* |
l’ | l’amicu, l’impiegatu, |
u | u impiegatu, u impiastru |
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femminile singolare |
la | la tempesta |
a | a timpesta |
/ | |
l’ | l’amica, l’entrata, l’insalata |
l’ | l’amica, l’intrata, |
a | a insalata |
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plurale |
i | i giorni, i mesi |
i | i ghjorni, i mesi |
/ | |
gli | gli scavi, gli amici, gli impiegati |
l’ | i scavi, l’amichi, l’impiegati |
i | i impiegati |
|
le + cons. |
le vacche, le giornate |
e | e vacche, e ghjurnate |
/ | ||
le + voc. | le amiche, le informazioni |
l’ | l’amiche, |
e | e infurmazione |
*Anticamente l’uso italiano
differiva appena : Dante scriveva nel Canto XXIV, linea 18, della Divina Commedia :
"[…] e così tosto al male giunse lo’mpiastro
[…]".
le cinque situazioni che causano |
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italiano |
corso |
note |
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1 – dopo la negazione "ùn" |
non lo sono ; non lo vedo (mica) |
ùn la sò*; ùn lu vecu micca |
* il neutro è femminile in corso nei casi qui citati si fa spesso (per non dire sempre) l’assimilazione e ne risulta che si sente "illu" per "in lu", "ulla" per "un la" |
2 – dopo la preposizione "in" |
è nel giardino |
hè in lu chjosu |
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3 – dopo "oh" (interiezione) |
/ |
oh lu bruttu ! oh li me guai ! |
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4 – spesso in poesia |
/ |
/ |
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5 – dopo un verbo la maggior parte delle volte (punto che sarà studiato in un altro capitolo) |
dammelo, dimmelo, guardatela, chiamarla, ecc |
dallumi, dillami, fidiatela (guardatela o vardatela sono possibili), chjamalla, ecc |
la prima consonante del pronome (la -l- in questo caso) ( viene radoppiata quando segue una vocale tonica, ossia su cui cade l’accento. Certuni scrivono i pronomi separati dal verbo. |
in tutti l’altri casi, non va |
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preposizione + articolo |
del, dello, della, dell’, al, allo, all’, alla, dal, dallo, ecc |
di u/l’, di u, di a, di l’, à u, à u, à l’/u, à a, da u, da u, ecc |
in tutti gli altri casi, niente è modificato in corso : la preposizione resta tale e quale, così come l’articolo |
L’uso dell’articolo determinativo
L’articolo determinativo è molto più usato in corso che in
italiano standard. In particolare, tutte le espressioni con "avè" e
"fà" richiedono l’articolo
determinativo solo alla forma affermativa:
italiano |
corso |
ho fame | aghju a fame |
hai sete | ai a sete |
ha ragione | hà a ragione o qualche volta hà ragione |
hanno freddo | anu u fretu |
fa freddo | face u fretu |
fa caldo | face u caldu |
Ma anche in corso, si dice : "ùn aghju micca fame", senza l’articolo per "non ho fame", "ùn face micca caldu" per "non fa caldo", ecc |
Dopo la locuzione "ci sò" è spesso consigliato l’uso
dell’articolo determinativo (sebbene non sia indispensabile):
italiano |
corso |
altra possibilità in corso (più |
Ci sono dei momenti nella vita… |
Ci sò i |
Ci hè/ ci sò momenti in la vita… |
2. L’articolo indeterminativo
Nella maggior parte dei casi funziona :
"un" al maschile, "una" al femminile.
Ci sono alcune differenze :
– Davanti a "sc,st,sb,sp,…" ci sono due usi a seconda
delle regioni : o si mette "unu" oppure si lascia "un" ma si mette un a -i-
prima della parola che segue.
– Davanti a "gn" quanto appena detto non vale, si mette sempre "un".
– nelle regioni là dove esiste la -r- doppia (cioè la metà
meridionale della Corsica sotto a Evisa, Evisa inclusa), si fa eccezione anche davanti a
-r- : o si mette "unu" oppure si aggiunge -ir- al principio della parola, per
comodità di pronuncia.
– davanti alle parole che cominciano con -in-, -im- e che
prendono l’articolo "a" o "u", si mette "una" o "una".
Ecco alcuni esempi :
italiano |
corso |
italiano |
un maschio |
un masciu |
esiste "maschju" nel nordest
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un atto |
un attu |
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un‘arma |
un‘arma |
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una femmina |
una femina |
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uno stadio |
unu stadiu |
qui dipende dagli usi della regione |
un istadiu |
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uno gnocco |
un gnoccu |
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un ritardo |
unu ritardu |
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un irritardu |
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un‘insalata |
una insalata, una ‘nsalata (a scrivere come si pronuncia) |
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un impiastro |
unu impiastru, unu ‘mpiastru (a scrivere come si pronuncia) |