La satira di Charlie sul terremoto in Italia: ferisce ma non stupisce

By Redazione Set 3, 2016 #italia #terremoto

Siamo stati tra i primi a dare notizia della grande solidarietà dei Corsi verso le vittime del terremoto che il 24 agosto ha devastato molti villaggi del centro Italia, provocando centinaia di vittime tra cui molti bambini , migliaia di feriti e sfollati. Anche le autorità dell’isola hanno organizzato raccolte di beni da inviare ai terremotati, e altre iniziative avranno luogo nei prossimi giorni. Anche in Italia la popolazione si mobilita in aiuto di chi è rimasto senza casa o è gravemente ferito.

In queste ore però, da parte di moltissimi cittadini italiani e dei media della Penisola c’è una grande ondata d’indignazione, condivisa sulle reti sociali anche da diversi Corsi, per due vignette pubblicate tra giovedì e venerdì dal periodico Charlie Hebdo, reso celebre in tutto il mondo dall’attentato omicida presso la sua sede.

La prima vignetta ritrae le vittime del “terremoto all’italiana”, dove il sangue diventa sugo e i cadaveri farciscono gli strati di case crollate come fossero lasagne.

La Vignette sul terremoto in Italia pubblicata da Charlie Hebdo "Terremoto all'italiana: penne al sugo di pomodoro, penne gratinate, lasagne". L'ultima, ("lasagne"), presenta diverse persone sepolte da strati di pasta. ANSA+++ EDITORIAL USE ONLY NO SALES NO ARCHIVE+++

La seconda, invece, mostra una donna riemersa dalle macerie dire agli italiani che le loro case non sono state costruire da Charlie Hebdo, ma dalla mafia.

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La maggioranza dell’opinione pubblica italiana e dei media locali si sta scagliando contro le vignette, giudicate oltraggiose nei confronti dei morti e dei sopravvissuti, e dell’intero Paese rappresentato attraverso vecchi stereotipi.

C’è però una parte di opinionisti e di cittadini che cerca di comprendere le vignette, spiegando che il riferimento era evidentemente al fatto che un terremoto di magnitudo 6 in altri Paesi non ha mai provocato in tempi recenti un così alto numero di vittime. Charlie allude alla “mafia” e in effetti la giustizia italiana sta indagando sul perché di alcuni crolli anche in edifici ristrutturati di recente e che dovevano essere antisismici. Il riferimento alla malacostruzione c’era stato anche in Italia già dalle prime ore. Certo, resta in fatto che molte delle case erano vecchie di secoli, alcune addirittura prive di fondamenta.

Al di là di come la si pensi, le vignette sono certamente molto forti, e vedere rappresentati in quel modo morti e superstiti certamente ferisce molti. Ma non può stupire. Perché Charlie Hebdo, che il pubblico italiano ha scoperto solo dopo l’attacco alla sede del giornale e che prima di quel momento era poco noto fuori di Francia, ha fatto della sua satira senza limiti né tabù il suo marchio.

Non vorremmo che i lettori italiani credessero che tutti i Francesi approvino la pubblicazione di quei disegni, né che le vignette di Charlie siano semplicemente anti-italiane. Ecco come una disegnatrice di Charlie rappresentò la strage di Nizza del 14 luglio scorso:

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Ciò che un giornale liberamente pubblica, pur con cattivo gusto e mancando di sensibilità, non deve distrarre dall’obiettivo di curare i feriti, ridare una casa ai senzatetto e ricostruire, in modo più sicure, case ed edifici. E non deve far dimenticare la grande solidarietà che la Corsica, e il mondo intero, hanno dimostrato all’Italia dopo questa tragedia, con donazioni, aiuto, o semplici parole di vicinanza e affetto.

 

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4 thoughts on “La satira di Charlie sul terremoto in Italia: ferisce ma non stupisce”
  1. Premetto che “a pancia” le vignette di CH danno fastidio, soprattutto colpiscono quella residua parte di patriottismo che ancora ho, oltre che ferire la sensibilità delle povere vittime del terremoto. Ragionando a freddo la satira pare indirizzata più al modo di fare all’italiana e alla mafia, ovviamente con una buona dose di cinismo che da sempre contraddistingue CH. Ragionando in modo pragmatico dico che ad ogni azione corrisponde una reazione: quindi come le vignette su maometto possano generare o fomentare l’odio di certi islamici estremisti per gli occidentali, nella fattispecie francesi; presumo che anche questo tipo di vignette alimenterà in molti di noi l’odio viscerale verso gli spocchiosi e boriosi cuginastri d’oltralpe con la bocca a cul di gallina e lo sbuffo facile.

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