Yvan Colonna è detenuto a Arles per il suo ruolo nel delitto del prefetto della Corsica Claude Érignac ad Ajaccio il 6 febbraio 1998 e venne arrestato a Olmeto vicino Propriano (Corsica del Sud) il 4 luglio 2003. Per il delitto Érignac Colonna è stato condannato all’ergastolo il 13 dicembre 2007 dalla Corte d’assise speciale di Parigi. Yvan Colonna ha sempre negato di aver partecipato a questo assassinio.
Il 29 gennaio 2018 Il Consiglio di Stato respinse l’appello per la revoca del suo status di detenuto pericoloso (Détenu Particulièrement Signalé).
Il 6 febbraio 2018, la moglie di Yvan Colonna, Stéphanie Colonna, interpellò il presidente Emmanuel Macron sull’impossibilità di suo figlio di vedere suo padre. Ha chiesto il trasferimento del marito in Corsica.
Questo sabato 2000 persone hanno marciato per le strade di Corte per chiedere il ritiro del loro status di DPS (Détenu Particulièrement Signalé) e il trasferimento in Corsica nel carcere di Borgo.
Alain Ferrandi e Pierre Alessandri, in carcere dal maggio 1999, hanno terminato il periodo di sicurezza e sono stati rilasciati sulla parola dal 2017.
Da martedì 2 febbraio, Yvan Colonna è in sciopero della fame e della sete nel carcere di Arles.
Yvan Colonna ha cominciato questa protesta in seguito al suo rifiuto di cambiare la sua cella dove su richiesta dell’amministrazione penitenziaria.
Una cella che aveva occupato per diversi anni.
Anche un secondo detenuto corso in carcere ad Arles, Sébastien Mattei, ha iniziato uno sciopero della fame e della sete per le stesse ragioni di Yvan Colonna.
In una lettera inviata alla redazione di France 3 Corse Via Stella, Vannina Tomasi, compagna di quest’ultima, denuncia “le deplorevoli condizioni di reclusione” presso il carcere di Arles.
“Dopo la crisi sanitaria, l’amministrazione carceraria di Arles ha aumentato le restrizioni sui detenuti invocando la crisi sanitaria, spiega. Parlare per un’ora dietro vetro, soppressione delle unités de vie familiale (stanze per visite a lungo termine in locali arredati, ndr), tutte le attività vengono soppresse … ”
Secondo lei, la decisione di cambiare i detenuti di cella sarebbe legata alla situazione sanitaria.
Corsica Libera ha già comunicato su questo argomento. Il partito ritiene che “la vendetta dello Stato francese insegue Yvan Colonna anche nella prigione dove è stato appena mandato. Per aver vergognosamente sdegnato la sua presunzione di innocenza e averlo condannato a seguito di un processo esclusivamente un’accusa che rimarrà negli annali. dell’ingiustizia istituzionalizzata in nome della ragione dello Stato – “.
Corsica Libera sostiene pienamente lui e la sua famiglia “uno dei suoi membri è stato tenuto in ostaggio per abietto terrorismo di stato”.
Fonte: Alta Frequenza e France 3 Corse Via Stella
Andréa Meloni
Nato a Genova nel 1986, laureato in Scienze Geografiche nel 2013. Ha collaborato nel 2016 e 2017 con la Geo4Map (ex DeAgostini) di Novara, nel 2018 ha scritto alcuni articoli sul Secolo XIX. Insegna dal 2018 Geografia nelle scuole superiori a Genova, è socio dell'Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG) e abita nell'Appennino Ligure al confine tra Piemonte e Liguria. Ama anche la storia e ama la Corsica dal 2010 e ha visitato due volte l'isola.