Le misure precauzionali da tenere erano già state rese note qualche giorno fa.
La prefettura ricorda che per ciascun focolaio del batterio sono in corso indagini epidemiologiche.
L’indagine si fonda sia sul tracciamento dell’origine delle piante, sia su prelievi effettuati sulle piante stesse.
Esse hanno la massima priorità, per saperne di più su questa sottospecie multiplex del batterio – ben diversa da quella arrivata in Italia – di cui la presenza in Europa è stata scoperta proprio in Corsica, e poter di conseguenza affinare le tecniche per combatterla.
Sul sito della prefettura di Corsica sarà costantemente aggiornata la mappa delle aree con piante infette, mentre a fine agosto è atteso il primo responso della commissione di esperti multidisciplinare giunta nell’isola all’inizio del mese.