Un’iniziativa “dal basso” in difesa delle minoranze nazionali e linguistiche nell’Unione europea, proponendo il varo di una serie di misure precise:
- Una raccomandazione ufficiale dell’Ue alla protezione e promozione della diversità linguistica e culturale
- Il finanziamento di iniziative per le piccole comunità linguistiche
- La creazione di un Centro per la Diversità Linguistica
- L’inclusione della protezione delle minoranze nazionali e linguistiche nei finanziamenti dei fondi regionali Ue per lo sviluppo
- Ricerche sul valore aggiunto che le minoranze linguistiche apportano alle società europee
- Favorire il più possibile l’eguaglianza dei cittadini senza stato (es. le minoranze Rom)
- Un’unica legge europea sul copyright, così che servizi e diffusioni possano essere fruiti nella propria madrelingua
- Libertà di diffondere e ricevere contenuti audiovisivi nelle regioni dove risiedono minoranze
- Nessuno Stato membro dell’Ue dev’essere esentato dal supporto alle culture minoritarie, ai loro media, e alla conservazione del loro patrimonio culturale.
Sul sito ufficiale si dice che 50 milioni di cittadini Ue (il 10% del totale) appartengono a una minoranza linguistico-culturale. Il sito fornisce inoltre tante informazioni sul tema.
Questo atto costituisce un’iniziativa prevista dagli ordinamenti europei, chiamata “iniziativa dei cittadini”: essa costituisce un invito rivolto alla Commissione europea perché proponga un atto legislativo su questioni per le quali l’UE ha la competenza di legiferare. Un’iniziativa deve essere sostenuta da almeno un milione di cittadini europei, di almeno 7 dei 28 Stati membri dell’UE. Per ciascuno dei 7 paesi è inoltre richiesto un numero minimo di firme, ad es. 55.550 per la Francia e 54.750 per l’Italia. Nel momento in cui scriviamo, la Francia ha raccolto solo il 6% delle firme richieste, e l’Italia il 21%. In totale hanno già firmato 850.000 cittadini, su un obiettivo di 1 milione.
Ci sono ancora 20 giorni per firmare. Se sostenere l’iniziativa, potete condividere questo articolo, o il sito originale, sulle reti sociali, e naturalmente firmare cliccando qui.
Guillaume Bereni