Il Santo Padre sarà in visita in Corsica tra poche settimane, domenica 15 dicembre. Papa Francesco sarà il primo pontefice a visitare ufficialmente l’isola, e Corsica Oggi sta dando e continuerà a dare ampia copertura a questo evento storico.
In questo articolo però vogliamo concentrarci su un altro aspetto. Si tratta di un tema linguistico a noi caro, quello dell’intercomprensione tra lingua corsa e lingua italiana. Osserviamo questa videointervista di Radio RCFM al cardinal Bustillo:
Notiamo come l’intervistatore ponga le domande in lingua corsa – con l’accento ormai diffuso oggi fortemente influenzato dal francese – e il cardinale di Ajaccio, spagnolo naturalizzato francese, scelga l’italiano per rispondere. Avendo tra l’altro cura di ripetere alcune parole nella forma più compensibile ai corsofoni/francofoni, come per esempio “volontari/benevoli”. La conversazione si svolge dunque naturalmente nelle due lingue.
Questo è qualcosa che è sempre avvenuto nell’isola fino almeno a una trentina d’anni fa, ma che ormai avviene sempre di meno. Gli italiani che si recano nell’isola faticano a trovare qualcuno che parli corso e dunque, a meno che non conoscano il francese, devono usare la propria lingua con chi ha studiato l’italiano a scuola oppure ricorrere all’inglese.
Ci piacerebbe che la visita del Papa, per quanto di un solo giorno, sia un’occasione per i Corsi di riscoprire questa vicinanza linguistica, che può essere forse l’ultimo tentativo di salvezza per la nostra lingua nustrale, ormai a forte rischio di estinzione.
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