Il 24 aprile 2025, l’Assemblea della Corsica ha adottato ufficialmente una relazione che rilancia un’idea da tempo coltivata negli ambienti politici locali: una “metropolitana aerea” che colleghi la Corsica alle regioni italiane vicine. Il progetto, promosso da Jean-Félix Acquaviva, presidente dell’Ufficio Trasporti, mira a creare collegamenti regolari per rafforzare la continuità territoriale – sia per gli scambi economici che per i partenariati culturali ed educativi – tra la Corsica e regioni come Sardegna, Toscana, Liguria e Lazio.
L’idea di una “metropolitana aerea” tra la Corsica e l’Italia sta facendo ritorno dopo diversi anni di oblio. Proposta per la prima volta nel 2017 dalla maggioranza nazionalista, l’obiettivo è quello di istituire un servizio pubblico giornaliero con tariffe controllate, attrezzature standardizzate e frequenze adeguate alle esigenze dei passeggeri e delle imprese. Per dare il via a questa trasformazione, una linea di credito di 200.000 euro proveniente da fondi europei sarà utilizzata per avviare diversi studi di fattibilità, aprendo la strada alla creazione di un apposito Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT). Promuovendo un collegamento più forte con l’Italia, il progetto mira a ridurre il costo delle merci importate grazie a catene logistiche più efficienti, incrementando al contempo le esportazioni corse. Allo stesso tempo, alcuni eletti della maggioranza vedono in questo progetto un’opportunità per promuovere uno scambio culturale e linguistico aperto, per sviluppare un’annualizzazione turistica e per rompere l’isolamento attribuito ai sistemi di distribuzione continentali che, secondo alcuni eletti, mantengono la Corsica in uno status quo sfavorevole.
All’interno dell’Assemblea della Corsica, la riattivazione del progetto, nonostante la sua adozione, ha riscosso un relativo sostegno. Ampiamente e logicamente sostenuto dai membri eletti della maggioranza, il progetto di “ponte aereo” tra la Corsica e l’Italia è certamente approvato in linea di principio da una parte dell’opposizione nazionalista, ma il calendario viene criticato. Come ha detto con una certa finezza Paul Quastanna del partito filo-indipendentista Core in Fronte, si tratta di una “vecchia idea molto buona” che sta riemergendo. Ma è ancora allo stadio di studio di fattibilità, il che ha sollevato dubbi tra diversi rappresentanti eletti sulla capacità della maggioranza di portare a compimento questo progetto al di là delle semplici buone intenzioni. “Penso che dobbiamo essere più precisi nelle nostre ambizioni dichiarate. Altrimenti torneremo alle dichiarazioni di intenti e agli annunci che non daranno frutti”, ha dichiarato Josepha Giacometti-Piredda del partito pro-indipendenza Nazione. Anche per Paul-Félix Benedetti, il cui partito Core in Fronte denuncia regolarmente lo stato di degrado dei trasporti tra Corsica e Sardegna e si batte attivamente per una soluzione duratura, è necessario passare a qualcosa di concreto.
A destra, rappresentata dal partito Un Soffiu Novu, non è tanto la natura del progetto a essere messa in discussione, quanto il “metodo previsto” e il suo costo in fase di mero studio di fattibilità. Secondo il consigliere Jean-Michel Savelli, 200.000 euro sono troppi e potrebbero essere utilizzati per altri scopi, come ad esempio assorbire il costo annuale aggiuntivo delle tasse aeree per i passeggeri sanitari. Tuttavia, Savelli ha insistito sulla priorità assoluta di ristabilire un collegamento affidabile tra la Corsica e la Sardegna, un punto che considera essenziale prima di ampliare le ambizioni. Nel complesso, la destra ha visto alcuni dei suoi rappresentanti eletti votare a favore dell’attivazione del progetto, mentre altri si sono opposti per motivi di bilancio. Infine, va notato che il gruppo autonomista PNC-Avanzemu ha scelto di astenersi. Jean-Christophe Angelini ha adottato una posizione misurata. Pur non essendo contrario al progetto, ha espresso dubbi sulla sua sostenibilità economica a lungo termine.
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Fonti : France 3, Corse Matin
Guillaume Bereni
Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.