Un castello alle porte di Roma

By Marco Bucci Feb 19, 2019

 

Lungo Via Boccea, precisamente presso l’incrocio con Via della Cellulosa e Via di Santa Gemma, zona Casalotti, sorge un piccolo agglomerato di case risalenti al tardo ‘500. Si tratta del Castello di Porcareccia, noto anche col nome di Castello Aureo, una fortezza medievale costruita su uno sperone roccioso in una posizione strategica per allora.

Secondo la lapide conservata presso la Chiesa di Santa Lucia della Tinta, il castello risale al 1002, quando la tenuta venne affidata da un prete romanus ai monaci di Monte Brianzo del rione Ponte. Con l’atto di papa Celestino III, nel 1192, l’affidamento del fondo agricolo passò ai canonici di Via delle Botteghe Oscure, mentre col terzo atto di papa Innocenzo III il possedimento passò all’Ordine Ospedaliero di Santo Spirito a gli inizi del XIII secolo. Fu allora che venne intensificato l’allevamento dei maiali, utilizzati per poveri e per gli ammalati di cui l’Ordine se ne prendeva cura. Il nome Porcareccia, infatti, deriva da Porcaritia, dovuto alla presenza di boschi di querce, un luogo adatto per l’allevamento dei maiali.

La tenuta della Porcareccia fu antesignana della “guerra delle quote latte”, durante il periodo di carestia si intensificò l’allevamento dei suini per poter sfamare la popolazione di Roma. L’ordinanza di papa Urbano V, nel 1362, concedeva la “libertà di pascolo ai suini in qualsiasi terreno e proprietà” e per poter segnalare la presenza degli animali furono messi dei campanelli alle loro orecchie, chiunque impediva il pascolo incorreva in pene molto severe. A seguito delle proteste della Germania, che allora era la maggior produttrice ed esportatrice di suini in Europa, il Papa Sisto IV nel 1481, la legge venne poi ribadita. Con la crisi fondiaria del 1527, il castello passò in mano a famiglie private, prima alla famiglia Massimo, poi ai Borghese, i Salviati e nel 1700 Lancillotti. L’Ordine Ospedaliero di Santo Spirito ristrutturò l’antico casale e lo trasformò in castello, edificando al suo interno la Chiesa di Santa Maria nel 1693. Dal 1932 il castello è di proprietà della famiglia Giovenale.

Il portale d’ingresso è imponente e su di esso vi è scolpito lo stemma di Sisto IV. Prima di accedere al cortile interno, nel “tunnel” in alto si possono notare dei fori passanti sedi di una grata metallica che veniva calata per impedire assalti ed irruzioni di nemici. Nel giardino ci sta una stele commemorativa di un funzionario imperiale delle strade, molto probabilmente era riversa in terra perché ci sono su di essa delle evidenti tracce di ruote di carro. Vicino vi è una lapide funeraria con incisi dei pavoni, che in passato simboleggiava la morte. Sono visibili altri reperti di epoca romana, come frammenti di capitelli e spezzoni di colonne. Da segnalare la presenza di una vecchia macina.

Nel piazzale interno c’è la Chiesetta di Santa Maria, ciò che colpisce di più è l’Altare in legno intagliato costruito da prigionieri austriaci della Prima Guerra Mondiale. Nel 1909, oltre un secolo fa, in questa Chiesa venne celebrata la Messa dal prete Don Angelo Roncalli, il futuro Papa Giovanni XXIII, il quale veniva in questi luoghi per poter godere la bellezze naturali e gustare la ricotta del posto che gli veniva offerta.


Infine, davanti al Castello, divisa dalle case del Borgo a chiudere la Piazza, c’è la chiesa parrocchiale dedicata alle Ss. Rufina e Seconda, martiri della via Boccea, costruita tra il 1950 e il 1954.

Marco Bucci

Romano classe 1986, Judoka specializzato in contro-tecniche e tecniche con l'uso prevalente della gamba (Ashi-waza). Sono un appassionato di Geografia, Geopolitica, lingue stranire, Storia, cucina, Judo, Rugby, Nuoto e di tutti gli altri sport. Mi sono laureto in Geografia con una tesi riguardante Newcastle come limes geo-linguistico, il mio percorso di studi, al di fuori del curriculum ambientale, si concentra anche su Geopolitica, Geografia dell'alimentazione e Geografia delle lingue. Recentemente ho anche ottenuto le qualifiche di rappresentante e Sommelier, quello dei vini è un mondo che mi ha sempre affascinato e recentemente sto mettendo in pratica le mie abilità da Sommelier giorno dopo giorno, cogliendo l'occasione di distribuire il vino nei ristoranti e nelle enoteche di Roma, sperando in futuro di portare i prodotti del Made in Italy al di fuori dei nostri confini nazionali, puntando in mercati dove il prodotto italiano va molto di moda come ad esempio Regno Unito o la Russia, il mondo arabo per quanto riguarda l'acqua. Proprio per questo ho deciso di imparare due lingue del futuro, Arabo e Russo, fondamentali se un domani dovrò comunicare con potenziali clienti di nazioni in forte crescita. Nel tempo libero mi piace leggere, dipingere, cucinare, fare Judo e Nuoto, scattare le foto, studiare le lingue.

By Marco Bucci

Romano classe 1986, Judoka specializzato in contro-tecniche e tecniche con l'uso prevalente della gamba (Ashi-waza). Sono un appassionato di Geografia, Geopolitica, lingue stranire, Storia, cucina, Judo, Rugby, Nuoto e di tutti gli altri sport. Mi sono laureto in Geografia con una tesi riguardante Newcastle come limes geo-linguistico, il mio percorso di studi, al di fuori del curriculum ambientale, si concentra anche su Geopolitica, Geografia dell'alimentazione e Geografia delle lingue. Recentemente ho anche ottenuto le qualifiche di rappresentante e Sommelier, quello dei vini è un mondo che mi ha sempre affascinato e recentemente sto mettendo in pratica le mie abilità da Sommelier giorno dopo giorno, cogliendo l'occasione di distribuire il vino nei ristoranti e nelle enoteche di Roma, sperando in futuro di portare i prodotti del Made in Italy al di fuori dei nostri confini nazionali, puntando in mercati dove il prodotto italiano va molto di moda come ad esempio Regno Unito o la Russia, il mondo arabo per quanto riguarda l'acqua. Proprio per questo ho deciso di imparare due lingue del futuro, Arabo e Russo, fondamentali se un domani dovrò comunicare con potenziali clienti di nazioni in forte crescita. Nel tempo libero mi piace leggere, dipingere, cucinare, fare Judo e Nuoto, scattare le foto, studiare le lingue.

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