Turismo in Corsica per il 2023 : “meno Francia, più Europa e soprattutto più Italia” annuncia l’ATC

By Guillaume Bereni Mag 13, 2023 #turismo

I turisti arrivano progressivamente sull’isola. Siamo ad un passo dell’inizio della stagione estiva. La presidente dell’Agenzia del Turismo della Corsica (ATC), Angèle Bastiani, ha così preso la parola per presentare la politica turistica voluta dall’ATC per il 2023. Un progetto su tre assi che punta sulla “deconcentrazione” dell’attività turistica: stagionalità, ripartizione dei turisti sul territorio e diversificazione dei paesi di provenienza.

La promozione della Corsica in luglio e agosto è finita”, ha dichiarato Angèle Bastiani, che conforma così l’evoluzione progressiva della strategia di comunicazione dell’ATC. Già l’anno scorso, la promozione della Corsica per il mese di agosto era stata abbandonata dall’ATC, l’Agenzia del Turismo della Corsica.

Questa voglia di diminuire la pressione sull’isola si estende alla promozione dei siti, con l’aspettativa di una migliore diffusione geografica dei turisti. “Non promuoveremo più i siti già troppo frequentati, ma piuttosto quelli meno frequentati”, spiega la presidente dell’ATC. Ad esempio, siti troppo frequentati come Scandola non saranno più promossi. Invece si punta su siti di interesse come i sentieri “Mare à Mare e Mare è Monti, poco frequentati che permettono di scoprire la Corsica in modo diverso” precisa Angèle Bastiani.

Il terzo asso di lavoro dell’ATC riguarda la diversificazione dei paesi di provenienza. Insomma “meno Francia, più Europa e soprattutto più Italia per l’anno 2023». Con il 72% dei visitatori provenienti dalla Francia, “la Corsica soffre di un’industria turistica esclusivamente nazionale”, ha sottolineato la presidente dell’ATC.

Per diversificare il turismo dell’isola, bisogna renderla attrattiva e soprattutto raggiungibile. Angèle Bastiani dichiara che sta lavorando sui collegamenti aerei. “Cercheremo i turisti altrove, non per portarli di più, ma per portarli meglio”. Poi, per attirare questi cittadini delle capitali europee, l’ATC cerca di “creare azioni concrete come le case corse in queste capitali per esportare la Corsica”.

In tal contesto, la questione del (r)avvicinamento verso l’Italia è centrale. Quindi la distribuzione dei budget i per mercati di provenienza dei turisti è cambiata in modo significativo dal 2020, puntando chiaramente sulla penisola. E dire poco che quel riequilibrio era necessario. Nel 2020 “il 40% della spesa era destinata al mercato francese e il 60% ai mercati europei, di cui il 7% all’Italia”. Invece per quest’anno, “il 27% della spesa sarà destinato al mercato francese e il 73% ai mercati europei, di cui il 23% al mercato italiano». Un nuovo aumento della parte dedicata ai mercati europei è previsto nel 2024.

Fonte:  France 3 Corse

Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

By Guillaume Bereni

Di Felce (Castagniccia), è padre di 3 bimbi e lavora sia nell'azienda agricola di famiglia, che produce farina di castagne, sia come redattore freelance, per noi e per altre testate, scrivendo in lingua corsa, francese e italiana.

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