L’Assemblea sarà bilingue: nasce il mestiere di traduttore simultaneo còrso-francese

Il PNC Ghjuventù nell’occasione del congresso dell’Alleanza Libera Europea ad Ajaccio aveva avanzato la proposta di un bilinguismo istituzionale, da raggiungere anche attraverso un sistema di interpretariato e di traduzione simultanea.
L’altra settimana Nadine Nivaggioni di Femu a Corsica ha fatto seguito a quell’idea, proponendo all’Esecutivo di lanciare un corso di formazione al mestiere di interprete francese-còrso/còrso francese proprio nella prospettiva di dotare l’aula dell’Assemblea di Corsica di un sistema di traduzione simultanea:

Oggi siamo a sollecitarvi perché voi studiate la possibilità di rendere operativo questo nuovo strumento di comunicazione sul modello del parlamento europeo. E’ importante che tutti possano comprendere e che noi facciamo un ulteriore passo avanti per l’apprendimento e la padronanza della lingua corsa. Questo sistema potrebbe poi essere esteso, perché no, ad altri luoghi di comunicazione, come ad esempio le aule dell’università”.

All’origine questa richiesta viene da PNC Ghjuventù.La risposta, chiaramente in còrso, viene da Saveriu Luciani che accetta volentieri la proposta. Prossimamente si effettuerà uno studio per lanciare un corso di formazione al mestiere di interprete e stimare i mezzi e le risorse finanziarie necessarie.

Quando il nuovo sistema sarà operativo, attirerà certamente l’attenzione dei media nazionali – e magari anche internazionali – che non potranno perdersi l’evento della prima sessione con traduzione simultanea. E se il discorso inaugurale di Jean-Guy Talamoni era stato uno choc per molti, resta solo da immaginare come reagirebbero alla normalizzazione del bilinguismo. Da un lato la traduzione francese sarebbe assicurata. Dall’altro però, lo sarebbe anche l’uso istituzionale regolare della lingua corsa.

 

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Fonti: Femu a CorsicaCorse-Matin

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