Torna lo “Svizzionario”: di nuovo disponibile il dizionario semiserio dell’italiano di Svizzera

 

Non sai parlare l’italiano finché non sai parlare lo svizzero. Entra anche tu nel rutilante mondo degli elvetismi e scopri perché il Canton Ticino è un posto più interessante di quel che si possa pensare per i linguisti e gli amanti dell’italiano, e non solo per gli esportatori di valuta. Lo “Svizzionario” è il primo scherzoso ma esauriente dizionario dell’italiano parlato in Ticino.

Così recita l’introduzione di questo libro che dalla sua prima edizione nel 2004 è diventato un piccolo fenomeno linguistico. Una raccolta dei cosiddetti “elvetismi”, quelle parole, espressioni e modi di dire che caratterizzano la lingua italiana parlata nel canton Ticino e nei Grigioni, ma anche uno spunto di riflessione su etimologia, uso e regole della nostra bella lingua. Il tutto in un torno divertente, non professorale e in una veste grafica arricchita dalle vignette di Corrado Mordasini.

I due autori dello Svizzionario sono Sergio Savoia, giornalista e scrittore che studia da sempre con molta passione le lingue (in primis ma non solo l’italiano) ed Ettore Vitale, che a fianco della sua attività professionale in banca, è un appassionato e competente linguista. Il suo lavoro per l’identificazione e la catalogazione delle parole dell’italiano di Svizzera è stato riconosciuto da Zingarelli che ha introdotto, grazie a lui, una trentina di “elvetismi” nel suo Dizionario.

Il rapporto dello svizzero-italiano che si trova a parlare con un cittadino italiano del tema linguistico, a volte rasenta il comico, a causa della scarsa conoscenza che molti italiani hanno della Svizzera: “Tutti i ticinesi hanno prima o poi fatto l’esperienza di sentirsi chiedere “parli svizzero?”. I nostri vicini italiani sono comprensibilmente poco ferrati in materia: forse la Svizzera non è in cima alle loro priorità? […] Quando si spiega che parliamo italiano anche noi, qualcuno ancora non capisce. Il commento “ma lo parli bene, però”, denota la difficoltà per gli italiani d’Italia a ricordare che l’italiano è una lingua ufficiale anche al di fuori del loro bel paese“.

Ma perché ci si dovrebbe interessare dell’italiano parlato in Svizzera? Per diversi motivi, in realtà. La Svizzera è l’unico paese fuori d’Italia (esclusi per ovvi motivi Città del Vaticano e San Marino) in cui l’italiano ha status di lingua ufficiale a livello nazionale (in Slovenia e Croazia è coufficiale solo a livello regionale e comunale). Questo fatto, insieme alla lunga coabitazione con due lingue di grande tradizione come il tedesco e il francese, ha avuto influenze interessanti sulla qualità della lingua parlata nel canton Ticino e nel canton Grigioni.
Non soltanto: in quanto espressione di una realtà sociale e istituzionale separata da quella italiana l’italiano di Svizzera ha conosciuto una ricca diversificazione lessicale (basti pensare a espressioni della politica svizzera quali “iniziativa popolare”, “gran consiglio”, “oggetto in votazione”, ecc) che ne ha acuito la peculiarità di variante non solo regionale ma nazionale della medesima lingua.
Infine, la separazione politica dall’italiano d’Italia ha prodotto fenomeni di “resistenza”, per cui l’italiano di Svizzera presenta a volte tratti arcaici, oppure lo ha schermato rispetto a determinati cambiamenti introdotti in Italia (per esempio quelle prodotte dal dirigismo culturale fascista) o viceversa rispetto ad anglicismi diffusi in Italia (in Svizzera ad esempio si usa dire “pagare senza contatto” invece che “contactless”). Insomma, quello svizzero è un laboratorio linguistico interessante cui guardare con interesse.

Lo Svizzionario, giunto alla sua terza edizione, può essere ordinato (anche dalla Francia o dall’Italia previo pagamento PayPal) attraverso questa pagina.


Fonte: Svizzionario.ch
Foto: etheerea.deviantart.com – lesroches.edu – @SilviaDG_IxD

Giorgio Cantoni

Nato nell'82 da genitori originari della città lombarda di Crema, di cui conosce e ama il dialetto, è appassionato di linguistica e di informatica. Vive vicino a Milano, dove lavora nel mondo della comunicazione digitale. Si è innamorato della Corsica e della sua cultura nel 2008, e sette anni dopo è stato tra i fondatori di Corsica Oggi.

By Giorgio Cantoni

Nato nell'82 da genitori originari della città lombarda di Crema, di cui conosce e ama il dialetto, è appassionato di linguistica e di informatica. Vive vicino a Milano, dove lavora nel mondo della comunicazione digitale. Si è innamorato della Corsica e della sua cultura nel 2008, e sette anni dopo è stato tra i fondatori di Corsica Oggi.

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