Ai primi risultati definitivi Simeoni viene celebrato come un eroe. Le sue dichiarazioni arrivano poco dopo…
“Quel che è certo è che è un risultato eccezionale. È un’ondata potente che è arrivata da tutta la Corsica per convalidare il nostro approccio. C’è molta gioia e anche una chiara consapevolezza delle nostre responsabilità. Dovremo crescere costantemente cercando di includere e coinvolgere più còrsi possibile.”
Questa vittoria dà agli autonomisti di Simeoni una maggioranza stabile e monocolore, teoricamente più facile da governare della precedente unione con gli indipendentisti di Talamoni. Secondo classificato il candidato di destra Laurent Marcangeli (Un soffiu novu) col 32,02% dei suffragi. Poi l’altro autonomista Jean-Christophe Angelini che ha corso separato da Simeoni (15,07%) e l’indipendentista Paul-Félix Benedetti (12,26%). L’Assemblea rispecchia dunque una Corsica che vede una larghissima parte della popolazione appoggiare le idee nazionaliste: autonomiste e, in misura minore, indipendentiste. Una tendenza che, dopo essere rimasta minoritaria per decenni, dal 2015 non fa che crescere. Resta da vedere quali nuove strade Simeoni riuscirà a trovare per raggiungere degli obiettivi che sul lato dell’autonomia e della cultura locale, stentano ad arrivare a causa di una chiusura totale da parte del governo di Parigi.
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Foto: FB Fà populu inseme