Territoriali: al 1° turno i Nazionalisti conquistano la maggioranza, ma sapranno tornare uniti?

Con un’affluenza del 55,9% la Corsica segna una partecipazione ben maggiore della media del Paese (34%) e vede il campo nazionalista, già maggioranza uscente, conquistare oltre la metà dei consensi in questo primo turno.

In testa ai consensi col 29,2% è la lista “Fà populu inseme” del presidente uscente dell’esecutivo, l’autonomista Gilles Simeoni.  Nelle scorse elezioni territoriali, avvenute nel 2017 perché l’assetto amministrativo dell’isola era cambiato con la Collettività unica, avevano visto Simeoni alla testa della coalizione nazionalista Pè a Corsica fin dal primo turno, dove aveva raccolto il 43% dei consensi, per poi conquistare anche il secondo turno con oltre il 56%.

 

Oggi si tratta di capire se Simeoni troverà un dialogo con gli altri Nazionalisti per formare la vecchia unione in vista del secondo turno o se cercherà alleanze alternative, come quella con gli ecologisti di Simonpietri. Nel campo nazionalista troviamo Angelini con il 13,2%,  Benedetti all’8,4 e infine l’indipendentista presidente uscente dell’Assemblea di Corsica Jean-Guy Talamoni, con il 6,9% dei voti (sotto la soglia del 7% necessaria per mantenere la lista al secondo turno). Talamoni potrà dunque eventualmente solo fondere la sua lista con un’altra. Le liste giunte sotto il 5% invece non potranno né presentarsi al 2° turno né fondersi.

Nell’altro campo troviamo prima di tutti Laurent Marcangeli, sindaco di Ajaccio, che con il suo “Un soffiu novi” ha raccolto il 24,9% delle preferenze, poco distante da Simeoni. Ma ora vedremo la sua capacità di raccogliere appoggio per il secondo turno.

E proprio in vista del prossimo giro, previsto il 27 giugno, le diplomazie delle diverse liste si stanno muovendo. Nelle prossime ore si disegneranno gli schieramente che daranno forma alla nuova Assemblea di Corsica.

 


Foto: pagina Facebook di “Fà populu inseme”.

 

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