Rappresentata dalla cofondatrice e direttrice Sophie Beau, SOS Méditerranée è stata in Corsica per alcuni giorni per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione dei migranti nel Mediterraneo e sul modo in cui l’organizzazione li soccorre regolarmente. La visita era prevista in due fasi: in primo luogo, con presentazioni pubbliche, a Bastia presso il cinema “Le Régent” per la proiezione del film “Mothership” e al Parco Galea (Taglio Isolaccio) per una conferenza. In secondo luogo, SOS Méditerranée intende aprire una “filiale” in Corsica. Secondo il responsabile, l’idea non è quella di aprire uffici, ma di permettere a potenziali volontari di farsi conoscere sul territorio e di partecipare alla missione di sensibilizzazione e diffusione delle informazioni.
Il programma ha provocato una forte reazione negativa di una parte della società dell’isola, in particolare dai partiti di estrema destra e dai loro sostenitori. Alcuni esponenti politici che si dichiarano “patrioti identitari”, come Nicolas Battini (Mossa Palatina), hanno prontamente lanciato un appello contro la presenza di SOS Méditerranée in Corsica:“Una ONG internazionale nota per il suo ruolo attivo nel traffico di esseri umani nel Mediterraneo si insedia in Corsica. Faremo tutto il possibile, nel quadro della democrazia e del dibattito pacifico, per emarginare la sua azione qui”, ha dichiarato su X. Gli oppositori hanno ottenuto anche il sostegno a distanza del partito di estrema destra “Reconquête” di Eric Zemmour. L’ex editorialista e candidato alle elezioni presidenziali del 2022 si è pubblicamente dichiarato “dalla parte dei corsi che non vogliono che la loro isola diventi una nuova Lampedusa“. Al contrario, molte personalità di spicco della sinistra, del Partito Comunista e dell’autonomismo corso (Femu a Corsica) hanno dato il loro sostegno alle presentazioni e al dibattito che ne è seguito, in nome del confronto democratico e dei valori di umanesimo e solidarietà che hanno caratterizzato la Corsica nel corso della sua storia.
Di fronte a quello che ha ritenuto essere “un clima non sereno per la discussione“, la direzione del Parco Galea ha deciso di annullare la conferenza prevista per domenica 22 settembre. Da parte sua, il cinema Le Régent ha ospitato ieri 23 settembre, come previsto, la proiezione del film “Mothership”. È stata un’ulteriore dimostrazione della natura a due velocità della società corsa: da un lato, il gran numero di persone venute ad assistere alla proiezione (il cinema era pieno), tra cui Jean-Claude Acquaviva del gruppo a Filetta e Hyacinthe Vanni, vicepresidente dell’Assemblea della Corsica; dall’altro, una ventina di oppositori, tra cui Filippo de Carlo e Christophe Canioni del partito di estrema destra Forza Nova, e Alexis Fernandez, ex attivista del Rassemblement National e candidato alle ultime elezioni legislative. I tentativi di intervento di entrambi i partiti sono stati ostacolati da fischi e cori. Le invettive si sono moltiplicate, con una manciata di agenti di polizia che hanno fatto del loro meglio per evitare che la situazione sfuggisse di mano.
Ma basta con questi trafficanti di esseri umani istituzionalizzati.