Sostegno a Yvan Colonna: nuovo raduno regionale previsto in un contesto di forti tensioni

By Redazione Mar 10, 2022 #politica #yvan colonna

Nonostante la dimostrazione di forza operata da una parte significativa del popolo còrso domenica scorsa, con migliaia di persone radunate in Corte, un vero dialogo con lo Stato francese si fa attendere. I rapporti si sono anche aggravati dopo l’annuncio della revoca dello statuto di “DPS” (detenuto particolarmente sorvegliato) per Yvan Colonna, ora sempre in coma. Un affronto per una grande parte dell’opinione pubblico isolano, che ha scatenato l’ira di una gioventù digià infuriata.

Ajaccio, Bastia, Porto-Vecchio, Calvi, Sartene: in tutto l’isola si continua a richiedere giustizia e verità per Yvan Colonna, aggredito in carcere la scorsa settimana. Allora che l’uomo è sempre ospedalizzato in gravi condizioni, le manifestazioni e raduni locali sono stati numerosi da lunedì. Per la maggiore parte condotte all’iniziativa di liceali, quell’azioni popolare si sono velocemente trasformate in combatti contro le forze d’ordine. E in particolare il caso ad Ajaccio dove le manifestazioni erano già brutale lunedì, con alcune ferriti seri; ieri le violenze si sono intensificate con l’assalto dei manifestanti contro il palazzo di giustizia. Il posto è stato seriamente degradato, mentre si poteva vedere un po’ più lontano un gruppo attaccando il bancomat e la camera di sorveglianza dello Credit Agricole… Con un miniscavatore. A Calvi qualche molotov hanno colpito i muri della sottoprefettura.

Le tensioni sono altissime. Non è bastata la lettera della sorella di Yvan Colonna che chiede ai giovani di non prendere rischi: loro sono scatenati e a volte la rivolta sembra perdere la bossola. Forse c’è tra questa gioventù una parte di persone solamente lì per dimostrare violenza; ma considerare la rivolta solamente sotto quest’angolo è riduttivo. Disoccupazione e costo della vita altissimi, speculazione fondiaria che toglie l’accesso alla propria terra, rifiuto della riconoscenza (reale) della specificità còrsa: c’è in Corsica un malessere. Una voglia di libertà e di riconoscenza che aggiunta alle poche perspettive offerte a quella gioventù crea un ambiante esplosiva. L’assalto a Yvan Colonna è stato il colpo di troppo, una tragedia che solo si può appezzare con una soluzione politica forte. Quando la risposta dello Stato è solo per ora la revoca statuto di “DPS” di Yvan Colonna, si pensava seriamente che le cose potessero andare meglio? E vissuto come un affronto. Anche se è stata aperta una piccolina finestra dal Premio Ministro Jean Castex che ha dichiarato che c’era una “riflessione” in favore di Alain Ferrandi e Pierre Alessandri, i dui altri condannati dello “commando Erignac”, la Corsica aspetta sempre una vera risposta politica.

A tale proposito, i sindacati studenteschi di Corte hanno deciso di rinnovare l’organizzazione di una manifestazione regionale. Si volgerà domenica 13 marzo a Bastia. Secondo Pascal Zagnoli, studente e portavoce dello PNC (partito nazionale còrso), c’è con questo nuovo raduno una voglia di mantenere le rivendicazioni di giustizia per Yvan Colonna in un quadro controllato. La coordinazione è necessaria secondo Zagnoli, sia per la sicurezza dei giovani che per l’intellegibilità del messaggio. Lui e tutti gli altri sindacati studenteschi chiamano il popolo còrso a raggiungerli massivamente in Bastia.

Da parte delli eletti, l’unità non c’è. Fuori dai partiti nazionalisti, il sindaco di Ajaccio Laurent Marcangeli o il delegato regionale del partito “Les Republicains” (destra tradizionale), François-Xavier Ciccoli, rifiutano sempre l’idea di partecipare ad una manifestazione dove è scritto o urlato “Statu Francese Assassinu”. A tale proposito, non sarà il messaggio officiale del raduno previsto a Bastia. Tuttavia, Laurent Marcangeli si è dichiarato favorevole alla revoca dello statuto di DPS per Ferrandi e Alessandri per inviare un vero segnale di calma. Dal lato nazionalista, i dibatti hanno portato sulla questione dei mezzi d’azione. Quando Corsica Libera chiede il bloccaggio totale incluso quello dell’Assemblea di Corsica, il presidente dell’esecutivo rifiuta categoricamente: sarebbe contrario secondo lui all’interessi dei còrsi.

In tale contesto, la manifestazione di domenica a Bastia sarà un momento importante per confermare l’abnegazione del popolo còrso. Rimane comunque la questione del processo di dialogo che prima o poi dovrà essere iniziato: come vanno ad andare le cose se lo Stato mantenne lo status quo?  Oltre alla necessità di ottenere tutta la verità sull’aggressione a Yvan Colonna, i giorni che verranno saranno decisivi per le classi politiche còrse.

Fonti: Corse-Matin, Corse Net Infos

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