Quando si parla di lingua corsa, forse il suo uso per il riconoscimento vocale e l’intelligenza artificiale non è il primo ambito che viene in mente.
Eppure una società di alta tecnologia con sede centrale in Australia, sta cercando 5 persone di madrelingua còrsa – o comunque locutori avanzati in lingua corsa – per registrare a distanza alcuni messaggi vocali di brevi frasi.
Queste registrazioni verranno usate dall’azienda nell’ambito di un progetto di miglioramento dei propri sistemi di riconoscimento vocale. Software che riconoscono le parole pronunciate dagli umani, le traducono in linguaggio che possono inviare a un altro software, o a un motore di ricerca per poi restituire una risposta. Questo è per esempio il principio alla base del sistema SIRI degli iPhone Apple. Ma gli utilizzi potenziali sono molti, e in continua crescita.
La società, che ha la sua sede europea a Londra, ha un’anima tecnologica ma anche linguistica, annoverando tra i suoi dipendenti glottologi, linguisti, semiologi e dialettologi.
Tra le numerose lingue che i sistemi sviluppati dalla società supportano, oltre naturalmente all’ingelse, al francese, italiano e molte altre, anche lingue regionali come basco catalano e còrso.
La lingua corsa non è ancora riuscita ad ottenere un’ufficialità dallo Stato francese, ma si è conquistata già un posto nel mondo della tecnologia, con Qwant, Facebook, Google traduttore e ora con i sistemi di riconoscimento vocale.