La visita di Simeoni in Sardegna e le nuove prospettive della cooperazione tra le isule surelle

By Redazione Feb 17, 2016

Tra giovedì 11 e venerdì 12 febbraio, il presidente dell’esecutivo della CTC, Gilles Simeoni, si è recato in Sardegna per una visita alle istituzioni regionali dell’isola vicina e per incontrare i responsabili politici dei movimenti autonomista e indipendentista sardi. La visita è stata un’occasione per allacciare finalmente contatti stabili con i sardi e porre le basi della nascita di una macroregione europea che comprenda le due isole.

Ricevuta dal presidente della Regione, Francesco Pìgliaru, la delegazione corsa era composta da Jean Christophe Angelini per la parte economica, Fabienne Giovannini per il territorio e l’energia e Jean-Félix Acquaviva per i trasporti. Inoltre, Eléonore Cipriani rappresentava la Presidenza dell’Assemblea e Henri Franceschi il Consiglio economico, sociale e culturale della Corsica (CESC).

La storica vittoria alle Territoriali di dicembre ha reso Simeoni popolarissimo tra gli autonomisti e i nazionalisti sardi. Giovedì 11 al porto di Santa Teresa ad accoglierlo c’era infatti una delegazione del Psd’az mentre l’organizzazione stessa delle tappe della prima giornata sarda sono state a cura del Partito dei sardi dell’assessore regionale Paolo Maninchedda e del segretario nazionale Franciscu Sedda. La prima giornata ha visto l’incontro dei Corsi, a Badesi, con i sindaci di 17 comuni del nord Sardegna, riuniti in due unioni di comuni che si chiamano dell’Alta Gallura e della Gallura. Dopo Badesi, in serata la inaugurazione della sede dell’associazione Sardegna-Corsica.

Nel video de La Nuova Sardegna qua sotto ecco il presidente mentre parla in lingua còrsa ai sindaci presenti, scusandosi perché ùn parla micca talianu, né sardo né gallurese (per il momento):

Venerdì 12 invece, è stato il momento degli incontri istituzionali con i rappresentanti regionali. Una nuova stagione di rapporti tra Sardegna e Corsica, con al centro i temi dell’insularità, svantaggi da superare e opportunità da cogliere. Questo il centro dell’incontro istituzionale tra il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru (del Partito Democratico, centrosinistra italiano) e Gilles Simeoni.

Per Simeoni, in Sardegna su invito proprio del presidente Pigliaru, questo è stato il primo viaggio istituzionale all’estero. Dopo la visita al Museo archeologico per ammirare le statue di Mont’e Prama, la delegazione del governo corso ha lavorato insieme ad alcuni assessori della giunta sarda in incontri separati, per mettere a fuoco gli ambiti di condivisione.  I punti sono stati fissati nella riunione generale, guidata da Pigliaru e Simeoni e in cui sono stati definiti i prossimi passi: gli uffici da subito al lavoro per affiancare ai dossier già avviati con le isole Baleari quelli aperti oggi con la Corsica, a metà marzo la visita istituzionale del presidente Pigliaru ad Ajaccio e all’inizio di maggio l’incontro a tre alle Baleari.

“La nostra proposta del patto tra isole prende corpo”, ha detto Francesco Pigliaru al termine dei lavori. “Oggi abbiamo scritto i titoli e definito le modalità secondo cui organizzare i contenuti. Come abbiamo detto due giorni fa a Bruxelles nella riunione con la presidente delle Baleari Francina Armengol, gli svantaggi dovuti alla discontinuità territoriale causano alle nostre regioni gli stessi problemi che, nel tempo, sono stati affrontati spesso in modo molto diverso, arrivando a risultati altrettanto diversi. Abbiamo deciso di comparare le esperienze – ha spiegato il Presidente della Regione – ragionando insieme su trasporti, energia, turismo, sostenibilità e in generale sviluppo dei nostri territori, così fortemente caratterizzati dalla condizione geografica. Vogliamo confrontarci anche sui rapporti che ognuno di noi ha con il proprio governo centrale, sulle nostre visioni di autonomia, su quanto ne deriva in termini di responsabilità. Sardegna, Corsica e Baleari potranno presentarsi unite a discutere di insularità con l’Unione europea, e farlo partendo da una prospettiva condivisa e su cui si è lavorato congiuntamente. Non ci interessa formare un’associazione d’intenti – ha concluso Francesco Pigliaru -, ma essere pragmatici, per raggiungere tutti più rapidamente i nostri obiettivi. È l’Europa a offrirci l’opportunità di pensare alle nostre isole come a una macroregione, sta a noi coglierla.”

Ecco un’intervista di Videolina-UnioneSarda a Pigliaru e Simeoni (perdoniamo la giornalista per averlo pronunciato erroneamente Simeonì 😉 )

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Fonti: La Nuova Sardegna, Sardegna Oggi, L’Unione Sarda

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