Come ogni anno, Il festival del cinema italiano è un viaggio emozionante, attraverso una programmazione molto varia, un’immersione nella lingua italiana e nell’universo magico del cinema italiano. Sono già 10 anni che l’avventura della giuria dei giovani è iniziata, con la squadra del festival, il Presidente René Viale, il programmatore Jean-Baptiste Croce, Lidia Morfino-Murati e Charly Franceschi ma anche con il sostegno dei partner, degli sponsor e dei numerosi volontari.

Da tre anni il mio status di studentessa in lingua italiana all’Università di Corsica, con il sostegno dei miei professori d’Italiano, mi ha permesso di partecipare come membro della giuria dei giovani al Festival del cinema italiano di Bastia.

Come ad ogni edizione, la settimana è iniziata con l’eccellente buffet proposto dalla squadra del ristorante “Il Pulcinella 2”. Un’esplosione di sapori, un viaggio culinario tra le numerose specialità napoletane. Perché in Italia, e soprattutto a Napoli, la gastronomia è uno stile di vita, un’identità culturale.

Il Consolato generale d’Italia a Marsiglia, con l’Istituto italiano di cultura, hanno permesso al pubblico Bastiaccio di scoprire la bellissima mostra della fotografa ponzana Federica di Giovanni, intitolata “Isole d’Inverno”. Vera appassionata di mare, per lei ogni isola ha la propria storia, ma ha anche un legame con le altre, in una ricerca dell’essere isolano come vera e propria condizione umana.

La giuria del festival era composta dalla Presidente Anne-Dominique Toussaint, Marie-France Bereni-Canazzi Presidente dell’associazione letteraria “Musanostra”, Vanina Bernard-Leoni Direttrice del Polo Innovazione e Sviluppo dell’Università di Corsica, Jean-François Pietri Professore Onorario di filosofia e Gérard Guerrieri Regista, Sceneggiatore e attore.

La giuria giovanile era composta quest’anno di 5 studentesse in Lingue, Letterature e Civiltà straniere e Regionali dell’Università di Corsica, Lucie Gaspari, Oriane Arrighi, Mélissa Silvestri Paba, Nicole Versace e Marie-Cécile Gandolfi sostenute dalla loro Professoressa di italiano Alessandra D’Antonio.

L’apertura di questa 29esima edizione ci ha fatto scoprire l’universo fiabesco e lirico di José Oliva con la sua favola musicale “L’oiseau et le vent”. Un attimo fuori dal tempo, in un’atmosfera carnevalesca.

La giuria ha assegnato il Premio a “Veloce come il vento” di Matteo Rovere, un Premio speciale a “La ragazza del mondo” di Marco Danieli e il Premio di interpretazione femminile a Sara Serraiocco per La ragazza del mondo.

La giuria dei giovani ha assegnato anche il Premio a “Veloce come il vento”. Questo film era stato il nostro colpo di fulmine del festival 2017. Grazie di cuore per i messaggi video da parte del regista Matteo Rovere e del protagonista Stefano Accorsi, era un istante magico e veramente emozionante per noi e il pubblico còrso. Vorrei sottolineare la meravigliosa interpretazione dei protagonisti principali, Stefano Accorsi e Matilda De Angelis. Una grande dolcezza per affrontare dei temi drammatici e un umorismo sconcertante. Dei temi attuali, che riflettono la nostra società e colpiscono il cuore nel profondo: la famiglia, il dolore, la droga, ma anche l’amore, la lotta e il coraggio di una ragazza. Era un film divertente e oscuro, una narrazione che ci dà un fuoco d’artificio di emozioni. Un bell’ omaggio a Carlo Caponeon il suo triste percorso, difficile e stancante. La trista storia di un talento che ha brillato per troppo poco tempo nel fantastico mondo dei rally.

Il Premio del pubblico è stato assegnato a “Un bacio” di Ivan Cotroneo con la presenza dei protagonisti principali Rimau Grillo Ritzberger e Leonardo Pazzagli.

Per la festa di chiusura del festival, Mai Pesce, il leader del gruppo culturale corso “I Chjami Aghjalesi” e i suoi musicisti  hanno infiammato il teatro di Bastia tra melodie corse e canzoni popolare italiane.

È stata un’esperienza meravigliosa, appassionante, ma anche istruttiva e talvolta deludente per quanto riguarda il lato umano e relazionale.

Questa esperienza sarebbe stata più arricchente se avessimo avuto dei contatti o uno scambio con la “grande giuria” e un po’ più di considerazione da parte dagli organizzatori del festival.

L’unico scopo della cultura dovrebbe essere lo scambio, la trasmissione del sapere, imparare gli uni dagli altri. Lo sguardo critico delle giovani generazioni mi sembra molto importante per il futuro della nostra società.

Anche se la nostra presenza e il nostro ruolo al festival non hanno avuto grande importanza agli occhi di alcuni, abbiamo comunque vissuto una settimana meravigliosa, un’immersione totale nella la lingua e nella cultura italiana. Abbiamo imparato tante cose, perché il cinema italiano non è solo un divertimento, ma è la storia e la vita dei popoli di ieri e di oggi.


Articolo di Lucie Gaspari

 

Lucie Gaspari

Lucie Gaspari di San Fiurenzu in Corsica, prima di tutto isolana e libera, professoressa di musica, nel terzo anno di studi di lingua italiana all'Università di Corte, ma anche mamma di un bel ragazzo di 16 anni. Appassionata di musica tradizionale, di scrittura, di cultura, di natura, di fotografia, di gastronomia, ma soprattutto di tutto ciò che riguarda l'Italia.

By Lucie Gaspari

Lucie Gaspari di San Fiurenzu in Corsica, prima di tutto isolana e libera, professoressa di musica, nel terzo anno di studi di lingua italiana all'Università di Corte, ma anche mamma di un bel ragazzo di 16 anni. Appassionata di musica tradizionale, di scrittura, di cultura, di natura, di fotografia, di gastronomia, ma soprattutto di tutto ciò che riguarda l'Italia.

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