Ritorna l’idea della compagnia marittima regionale còrsa

Se ne parla da anni. Da quando sono iniziati i problemi della SNCM, ma forse anche prima, si discute della creazione di uno strumento di navigazione marittima nelle mani della Corsica per assicurare la continuità territoriale dell’isola con il continente francese.

Ultimamente sembrava essere stata un po’ dimenticata, ma l’idea è rispuntata, e sembra accontentare tutti. Una commissione specifica, incaricata dello studio di fattibilità, si è riunita giovedì 9 luglio ad Ajaccio per porne le basi.

La commissione, composta da rappresentanti delle Camere di Commercio e d’Industria (CCI), da membri del Consiglio Economico e Sociale della Corsica (CESC) e da vari eletti dell’Assemblea della Corsica, era presieduta da Paul Giacobbi, presidente dell’Esecutivo. La compagnia regionale assumerebbe la forma di una SEM, società ad economia mista, sia pubblica che privata, alla quale dovrebbero partecipare le istituzioni isolane e attori economici sia corsi che nazionali o internazionali.

Intervistato da RCFM, Paul Giacobbi dichiara di aver “sempre affermato la necessità della creazione di uno strumento di compagnia pubblica marittima corsa, almeno per l’investimento, ma anche un domani, per partecipare allo sfruttamento delle linee marittime.”[t.d.r]

Antoine Mondoloni, presidente della Camera Regionale di Commercio e d’Industria, afferma, sempre ai microfoni di RCFM, che “il presidente Giacobbi ha promesso che una bozza dei statuti della compagnia sarà presentata a fine settembre”  e sottolinea la necessità di diversificare le linee e aprire la compagnia “che potrebbe, un domani, andare verso i porti del Mediterraneo, vale a dire la Sardegna, l’Italia…”[t.d.r]